Russia Unita anche in Caucaso
I russi hanno votato per il rinnovo della Duma e anche nelle Repubbliche caucasiche Putin ha trionfato ma la regolarità del voto è messa in discussione dall’opposizione e dagli osservatori internazionali
Il partito Russia Unita, con il presidente Vladimir Putin capolista, ha vinto le legislative del del 2 dicembre. La Commissione elettorale centrale ha detto che con quasi tutti i voti scrutinati, Russia Unita ha ottenuto il 64,1% delle preferenze, circa sei volte il concorrente più vicino, il Partito comunista (11,6%) . Gli altri partiti che hanno superato la soglia di sbarramento del 7 percento sono i nazionalisti del Partito Liberal-democratico (8,2%) e Russia Giusta(8%), il movimento alleato con Putin.
I partiti di opposizione e gli osservatori elettorali indipendenti gridano però al broglio e denunciano numerose irregolarità registrate durante la giornata di voto.
Le elezioni per la Duma russa non si sono svolte in modo corretto e non hanno rispettato molti degli accordi e degli standard per le elezioni democratiche stabiliti dall’OSCE ( Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) e dal Consiglio d’Europa si legge in un comunicato congiunto dei due organismi internazionali. Quattro questioni principali hanno determinato la preoccupazione e il finale giudizio degli osservatori.
In primo luogo la fusione tra stato e un partito politico è un abuso di potere ed una chiara violazione degli standard democratici internazionali, così come rilevato nel rapporto tra la presidenza e il partito di governo. A tale riguardo, l’articolo 5 dell’Accordo di Copenhagen, firmato da tutti gli stati componenti l’OSCE, stabilisce chiaramente che ci dovrebbe essere "una chiara separazione tra Stato e partiti politici".
In secondo luogo, il settore dell’informazione ha manifestato in maniera esplicita una forte predilezione in favore di Putin e di Russia Unita. I mezzi radiotelevisivi sono sotto quasi totale controllo governativo e i pochi tentativi della carta stampata indipendente di dissentire sono passati inosservati a causa della loro bassa diffusione.
Il nuovo sistema elettorale rende estremamente complicato per i piccoli partiti emergenti una competizione paritaria poiché le procedure di registrazione sono assai complicate e altresì perché richiedono un alto numero di iscritti ed un forte investimento in termini economici. Oltre a questo, dal punto di vista meramente tecnico, la nuova legge elettorale ha posto uno sbarramento di ingresso del 7% ed ha precluso la possibilità di blocchi elettorali, che di fatto impediscono la partecipazione di gruppi politici minori.
Sono stati infine riportati numerosi casi di aggressione dei candidati dell’opposizione, detenzioni, confisca di materiale elettorale, minacce ai votanti e accuse di utilizzo inappropriato dei certificati elettorali. Come se non bastasse, alcuni osservatori elettorali hanno dovuto affrontare un certo ostruzionismo durante il loro lavoro, incluso, in isolati casi, il diniego all’accesso nelle stazioni elettorali.
Anche nella Regione caucasica si è registrato il successo di Russia Unita. Di seguito riportiamo i dati provvisori nelle diverse Repubbliche autonome (Fonte REGNUM):
Nord Ossezia-Alania:
votanti: 481.691
affluenza:
risultati: alle 10.30 del 3 dicembre non sono ancora stati comunicati i risultati ufficiali
Karačaevo čirkassija:
Risultati: (previsione – metà delle schede scrutinate ore 2.30 del 3 dicembre, ora di Mosca)
Edinaja Rossija (Russia Unita): 94,23%
KPFR (Partito Comunista della Federazione russa): 3,89%
LDPR (Partito Liberal-democratico): 0,98%
Kabardino-Balkarija:
affluenza: 94,06% dei votanti
Risultati:
Edinaja Rossija (Russia Unita): più del 96%
KPFR (Partito Comunista della Federazione russa):
LDPR (Partito Liberal-democratico):
Inguscezia:
affluenza: 98,35%
risultati (definitivi):
Edinaja Rossija (Russia Unita): 98,72%
KPFR (Partito Comunista della Federazione russa): 0,14%
Jabloko: 0,14%
LDPR (Partito Liberal-democratico): 0,28%
Cecenia:
Affluenza: 99,21% dei votanti (Più alta nei distretti di Shatoj e Kurchaloevskij – percentuale del 99,7%; più bassa Shelkovskij: 98,4% dei votanti)
Potenziali votanti iscritti: 576.729
Risultati:
Edinaja Rossija (Russia Unita): 99,27%
KPRF (Partito Comunista della Federazione russa): 0,1%
Dagestan:
risultati: ore 11.45 del 3 dicembre risultano scrutinate meno del 96,41% delle schede
affluenza: 91,9% degli iscritti
risultati (definitivi):
Edinaja Rossija (Russia Unita): 88,96%
KPFR (Partito Comunista della Federazione russa): 8,71%
Spravedlivaja Rossija (Russia Giusta): 0,83%
LDPR (Partito Liberal-democratico): 0,67%
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