Romania: dopo Bin Laden lo scudo antimissile
Il giorno dopo l’uccisione di Bin Laden, la Romania ha concesso una base militare nel sud del Paese per la realizzazione del progetto dello scudo antimissile USA. I fatti e le reazioni
Il giorno seguente all’annuncio dell’uccisione di Osama Bin Laden da parte delle truppe speciali americane antiterrorismo, la Romania ha voluto premiare a suo modo gli Stati Uniti. E ha reso ufficiale che Bucarest offre ai suoi alleati prediletti l’ex base aerea di Deveselu (circa 500 ettari di terreno) nella provincia di Olt, il cui capoluogo e Craiova, Romania meridionale, per l’istallazione dello scudo antimissile.
Il villaggio di Deveselu si trova a 300 km dalla capitale. I primi a gioire della notizia sono stati i suoi 3000 abitanti: finalmente arriveranno gli americani, e i loro soldi. Immediatamente l’intero Paese ha ironizzato su questo filoamericanismo del paesino rumeno.
A dare notizia della conclusione positiva dei negoziati è stato il presidente Traian Băsescu, che ha spiegato che sul territorio romeno verranno collocati elementi di intercettazione dello scudo antimissile americano.
Una tradizione nell’aviazione
Deveselu è piccola località, ma nonostante il suo scarso sviluppo attuale ha una sua storia in materia di aviazione militare. Nel 1952 proprio qui è stata aperta una delle più grandi basi di aviazione militare della Romania. Tutto con l’aiuto sovietico per difendere l’Urss da potenziali attacchi USA e Nato.
A distanza di quasi 60 anni le carte s’invertono e la base diviene un punto strategico per gli USA e anche per la Nato. E’ ora previsto l’arrivo di 200 militari americani, di missili intercettori e di un potente sistema radar. Tutto entro il 2015.
“Sono circa 120 i parametri che dovranno essere rispettati perché il sistema sia in sicurezza”, ha spiegato il presidente Băsescu, che ha tenuto inoltre a precisare che la base aerea rimarrà sotto comando romeno e che solo una parte dalla sua superficie sarà utilizzata per il sistema antimissile.
Secondo il sottosegretario di Stato americano, Ellen Tauscher, presente in Romania in questi giorni, il costo della realizzazione del sistema di difesa antimissile ammonterà a 400 milioni di dollari, mentre ogni anno per il suo mantenimento ne saranno spesi 20. A pagare, ovviamente, saranno gli USA.
Nessun problema
La Romania mette quindi a disposizione la base militare e si occuperà della sua sicurezza. Sia la Tauscher che un alto funzionario romeno del ministero degli Esteri, Bogdan Aurescu, hanno assicurato che lo scudo antimissile non avrà alcun impatto negativo sull’ambiente. Dubbi erano arrivati dai contadini di Deveselu, preoccupati per le loro colture di mais o angurie.
Nessun problema per i contadini e nessun problema neppure per i russi. Questi ultimi non dovrebbero preoccuparsi, afferma il sottosegretario americano, perché lo scudo proteggerà anche loro. “Se coopereranno”, chiosa.
La Tauscher, presente a Bucarest nei giorni in cui negli USA si festeggiava l’eliminazione di Bin Laden, ha voluto ricordare che “la Romania è un amico vicino e un alleato di valore della Nato”. Inoltre Bucarest e Washington cooperano “nelle più gravi crisi attuali in materia di sicurezza, come l’Afghanistan e la Libia”. Nei prossimi anni inoltre, a detta del sottosegretario, gli Stati Uniti rafforzeranno il rapporto bilaterale con la Romania, per rendere la Nato più potente”. Dal suo canto il premier romeno Emil Boc, riferendosi allo scudo antimissile, non ha nascosto la sua soddisfazione: “Mai nella sua storia la Romania ha avuto simili sistemi di sicurezza”.
Lo scudo antimissile dovrà intercettare e distruggere i missili inviati da Paesi ostili su obiettivi militari americani o degli alleati. Prevede anche la difesa contro missili di corto e medio raggio d’azione, non-nucleare, che potrebbero arrivare dall’Iran o dalla Corea del Nord. I missili americani che arriveranno a Deveselu sono di tipo Standard Missile (SM) 3 e hanno un raggio d’azione di oltre 500 km. Il missile SM 3 può essere utilizzato solo per la difesa contro altri missili e gli americani danno assicurazioni che lo utilizzeranno solo in caso di un’eventuale attacco. Entro il 2018 dovrebbe essere realizzata una base americana simile anche in Polonia.
Il Consiglio Supremo per la Difesa della Romania ha dato inoltre luce verde all’uso da parte degli aerei americani dell’aeroporto “Mihail Kogalniceanu” e del porto di Constanza, per il transito di militari e di strumentazione tecnica verso Iraq e Afghanistan.
Prigioni segrete
Coincidenza o no, proprio nel giorno dell’annuncio in merito alla messa a disposizione degli alleati americani da parte della Romania della base aerea di Deveselu, la tv CBS ha sostenuto che Osama Bin Laden sia stato scovato anche grazie ad informazioni provenienti dalla Romania. Membri di Al Qaeda sarebbero stati infatti interrogati dalla CIA nelle prigioni segrete presenti in Romania e Polonia.
Da Bucarest nessuna conferma in merito, dato che l’esistenza di prigioni segrete della CIA sul proprio territorio è sempre stata smentita dalle autorità romene.
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