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Racan malato migliora l’SDP

Il socialdemocratico Ivica Racan, capo dell’opposizione croata, sta lottando contro la morte. Il suo coraggio e la gestione pubblica della malattia hanno avuto l’effetto di aumentare la popolarità del suo partito. Dove si è aperta la lotta per la successione

06/03/2007, Drago Hedl - Osijek

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Mentre il leader dell’opposizione croata, il socialdemocratico Ivica Racan (63), sta lottando per la vita, dopo che all’Ospedale civile Bogenhausen di Monaco il 12 febbraio gli è stato asportato un rene e l’uretere per un carcinoma, la popolarità del suo partito – Partito socialdemocratico (SDP) – sta notevolmente aumentando. Secondo i sondaggi di alcune agenzie, i cui i risultati sono stati pubblicati dai media croati, l’SDP ha superato in popolarità l’Unione democratica croata (HDZ) del premier Ivo Sanader. Se oggi in Croazia si tenessero le elezioni, l’SDP sarebbe il vincitore.

Ma alle elezioni parlamentari in Croazia mancano poco meno di 40 settimane, e fino ad allora molte cose possono cambiare. L’SDP di Racan, secondo tutti i sondaggi sull’opinione pubblica, ha gareggiato per mesi con l’Unione democratica croata (HDZ) senza possibilità di vittoria, senza che ci fossero differenze significative nonostante il trascorrere dei mesi o il cambio dell’agenzia che rileva l’indice di popolarità dei partiti politici presso gli elettori. L’SDP era regolarmente dietro l’HDZ di alcuni punti percentuali, mentre adesso l’SDP – concordano più o meno tutti i sondaggi – è di circa il due per cento in vantaggio rispetto all’HDZ governativo.

Gli analisti sono d’accordo che l’aumento della popolarità dell’SDP è condizionata dal modo dignitoso in cui Racan si è comportato nella lotta con la crudele malattia, e dal medesimo approccio del suo partito. Si sottolinea anche che il comportamento personale di Racan e la sua saggezza politica hanno contribuito all’aumento del rating del partito.

A Monaco, dove Racan si è recato per fare un controllo a causa di dolori alla spalla, gli è stato diagnosticato all’inizio un tumore atipico, aggressivo, situato nella scapola. I medici hanno poi riscontrato che ci sono metastasi, e che il tumore primario ha preso il rene sinistro e l’uretere. Per Ivica Racan, ex premier del governo di coalizione del centro sinistra (2000-2003) è la probabile fine della carriera politica, e per il suo partito – Partito socialdemocratico (SDP) – si tratta di una grande prova.

Racan sperava che con le elezioni di novembre di quest’anno, in coalizione con qualche partito di centro, con i quali nel 2000 formò il governo, avrebbe potuto vincere e così di nuovo, come anche allora, buttare giù dal potere l’HDZ fino ad allora al governo e mai sconfitto. Ma la sua malattia, e quasi sicuramente il suo ritiro dalla vita politica, cambiano drammaticamente la situazione politica in Croazia dove – benché fino alle elezioni manchino più di sette mesi – la campagna elettorale è già iniziata. In primo luogo perché è del tutto incerto cosa succederà con il più forte partito d’opposizione, l’SDP, e se emergerà integro dalla situazione in cui si è trovato, nel momento più delicato possibile.

"Nonostante all’SDP stiano cercando di mostrare che la situazione è regolare, questo partito senza Racan non è per niente lo stesso. A prescindere dal suo ritorno, nel partito in qualche modo è già iniziata la fase post Racan", dice la famosa commentatrice del settimanale "Globus", Jelena Lovric.

La persona che più probabilmente potrebbe sostituire Racan alla guida dell’SDP è l’attuale vice di questo partito, Zeljka Antunovic. Nel periodo in cui Racan era premier, lei svolgeva l’incarico di vice Primo Ministro, e per un certo periodo è stata anche la ministra della Difesa. Nel parlamento, lei è l’esponente di punta dell’SDP, che prende sempre parte nei conflitti più accesi con quelli al governo. Alla domanda su chi potrebbe essere l’erede di Racan, e se vede se stessa in questo ruolo, risponde che "Racan è assente solo temporaneamente, è ancora il presidente del partito, non ha abdicato e probabilmente non lo farà nell’anno delle elezioni".

Ma Zeljka Antunovic non é l’unico pretendente all’eredità di Racan. Sebbene momentaneamente, a causa della malattia di Racan, la lotta per la sua eredità non si manifesti ancora pubblicamente, sotto la superficie la battaglia è già in corso. Il secondo serio pretendente è il potente sindaco di Zagabria, Milan Bandic. Quest’ultimo per adesso evita di mostrare tali ambizioni, consapevole che la precoce candidatura, nel momento in cui Racan è all’ospedale dopo la difficile operazione, sarebbe inadeguata. Bandic ha dichiarato che "per adesso non ha" l’ambizione di candidarsi come successore di Racan e ha aggiunto che la funzione di sindaco di Zagabria e di presidente dell’organizzazione dell’SDP di Zagabria gli è del tutto sufficiente.

Ma quelli che conoscono Bandic sanno che le sue ambizioni politiche sono grandi. Fra l’altro, non molto tempo fa Bandic non nascondeva di avere l’intenzione di candidarsi anche per la presidenza della Repubblica, quando a Stjepan Mesic nel 2010 scadrà il secondo mandato.

Naturalmente ci sono altri candidati, e i migliori conoscitori della situazione in questo partito dicono che sotto la superficie si sta già avvertendo la dura lotta per il successore di Racan. Questa cosa, off the record, la dicono anche i membri della leadership più stretta dell’SDP. "Naturalmente, tutti i pretendenti per il posto di Racan sanno che non è saggio uscire pubblicamente con queste dichiarazioni mentre Racan sta lottando con la difficile malattia. Ma l’azione di lobbying è già iniziata e ci sono alcuni candidati in gioco", dice un funzionario del partito di Racan che ha preferito rimanere anonimo.

Come qualunque altro grande partito, nemmeno l’SDP è immune dalle correnti e dalle diverse opzioni politiche che esistono all’interno di uno stesso partito. Le frazioni all’interno dell’SDP non sono ufficializzate, anche se negli anni precedenti si era pensato di farlo. Racan con la sua grande esperienza politica, e non di rado anche con l’eccezionale tatto, che molti gli hanno anche rimproverato, è riuscito a conservare l’unità dell’SDP e a condurre questo partito senza troppi scossoni. Cosa sarà dopo di lui, non è semplice a dirsi. Ma, concordano gli analisti, è certo che l’SDP dopo Racan non sarà più lo stesso.

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