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Operazione antiterrorismo a Kumanovo: le spiegazioni di Ali Ahmeti

Ali Ahmeti pare non sapesse nulla dell’operazione a Kumanovo ma aveva mandato suoi collaboratori in Kosovo per dissuadere i combattenti. Le spiegazioni perlomeno ambigue del partner di governo del VMRO-DPMNE

21/05/2015, Hysni Bajraktari -

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(Pubblicato originariamente da Le Courrier des Balkans il 21 maggio 2014)

Ali Ahmeti, presidente dell’Unione democratica per l’integrazione (DUI), partner albanese del partito di governo VMRO-DPMNE, ha smentito di avere avuto informazioni alla vigilia dell’azione della polizia a Kumanovo. “Ho avuto notizie solo successivamente all’avvio dell’operazione della polizia, verso le 5 del mattino, da colleghi di partito di Kumanovo e non dalle autorità ufficiali”, ha assicurato durante un’intervista al canale TV albanese Klan.

Ha inoltre precisato che poi, in pieno combattimento, un membro del gruppo gli avrebbe telefonato per chiedergli di “aprire un corridoio per fuggire verso il Kosovo”. “A seguito delle nostre negoziazioni con Nikola Gruevski e l’Osce, il gruppo si è infine arreso. Penso che abbiano commesso un errore e che sia stato importante non vi siano state vittime civili”, ha spiegato Ali Ahmeti, ammettendo di conoscere personalmente alcuni membri del gruppo fin dal conflitto del 2001 e di sapere che alcuni di loro volevano impegnarsi di nuovo militarmente in Macedonia.

“Questi ultimi mesi ho inviato numerosi miei collaboratori in Kosovo per contattare alcune persone intenzionate ad alimentare un nuovo conflitto, per spiegare loro che questo non sarebbe stato negli interessi degli albanesi”.

Il capo della DUI ha inoltre chiesto venga ora condotta un’indagine trasparente e obiettiva sui fatti di Kumanovo, con il coinvolgimento della comunità internazionale. “Per noi è molto importante conoscere la verità su Kumanovo. I membri del gruppo armato attualmente detenuti devono spiegare quali erano i loro obiettivi. E’ inoltre necessario che le autorità di Macedonia e Kosovo collaborino per spiegare quanto avvenuto”, ha sottolineato l’ex responsabile politico dell’UÇK in Macedonia, aggiungendo che non vede perché Nikola Gruevski dovrebbe approfittare di quanto avvenuto.

Ali Ahmeti ha inoltre fatto sapere che non lascerà il governo. “Siamo più utili se gestiamo le istituzioni nel tentare di risolvere i problemi degli albanesi. E’ nell’interesse degli albanesi rimanere al governo ed è anche l’opinione dei nostri partner internazionali”, ha precisato.

Il presidente della DUI ha concluso affermando che la Macedonia è indivisibile. “Ogni tendenza a dividere la Macedonia va contro gli interessi degli albanesi. La popolazione è mescolata e non esistono chiare linee di demarcazione geografica. Siamo ormai impegnati in un processo di dialogo assieme ai quattro principali partiti politici del paese e dobbiamo impegnarci per applicare in modo globale i contenuti degli Accordi di Ohrid”.

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