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Montenegro: tre milioni di dollari per “imparare il lobbying”

Sta per iniziare un progetto finanziato da USAID per strutturare le ONG montenegrine affinché siano in grado di influire sulle riforme in atto nel Paese. Intanto a Belgrado si incontra il mondo non-governativo dell’Europa centrale e dell’ex-URSS.

18/06/2002, Tanja Bošković, Ada Soštarić - Podgorica e Belgrado

La fine del mese di giugno è dedicata in Montenegro alla pubblicizzazione del programma MAP (Montenegro Advocacy Program). Finanziato dall’organizzazione americana USAID, ha lo scopo di favorire una partecipazione maggiore delle ONG e, come conseguenza, dei cittadini del Montenegro alle riforma in atto nel Paese.
Il programma dovrebbe durare 3 anni e prevede progetti di formazione ed assistenza tecnica con lo scopo di fare del settore non-governativo un partner nella definizione delle politiche pubbliche. Il programma MAP verrà implementato da un consorzio formato dall’ONG americana ORT, dalla Fondazione per lo sviluppo dei diritti democratici con sede in Ungheria, dal Centro nazionale albanese per il training e l’assistenza tecnica. Il partner montenegrino del progetto sarà l’ Associazione per la prosperità democratica – ZID.
Il direttore del programma MAP, Lory Janckies, ha dichiarato che alle ONG montenegrine durante i prossimi tre anni saranno dedicati tre milioni dollari.
La nostra speranza è formare un nocciolo nel settore non governativo organizzato e libero, che parteciperà attivamente allo sviluppo economico e sociale del Montenegro – ha detto Janckies, spiegando inoltre come si sia scelta l’ONG ZID come partner nel progetto perché è l’organizzazione che ha fatto parte di tanti progetti su tutto il territorio montenegrino, ha un impressionante numero di volontari e ha caratteristiche che dovrebbero essere promosse anche tra le altre ONG.
Il vice-presidente del Governo montenegrino ha dichiarato che il Governo ha grande attenzione per questo programma e che rispetterà nei rapporti futuri la piena indipendenza del settore non-governativo ("Vijesti" e "Pobjeda", 11.06.02).
Sempre per quanto riguarda il mondo delle organizzazioni non governative, si è recentemente tenuto a Belgrado un incontro delle ONG dell’Europa centrale, Turchia ed ex Unione Sovietica. Vi hanno preso parte rappresentanti di 28 Paesi.

Ad aprire l’incontro il Premier Zoran Dijndjic che ha ricordato il ruolo delle organizzazioni non governative nel favorire e sostenere i cambiamenti democratici del 5 ottobre 2000. "In Paesi poveri come la Serbia è di fondamentale importanza la cooperazione e l’armonia tra società civile e settore economico" ha aggiunto quest’ultimo (Politika, June 15).

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