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Miele croato a sostegno dell’Afghanistan

Il commercio equo e solidale non guarda solo a Sud. Nel mese scorso importato un grosso quantitativo di miele dalla Croazia. Ed i barattoli vengono offerti sulle piazze italiane durante la Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra.

21/01/2002, Redazione -

Tra Natale e Capodanno Commercio Alternativo ha importato dalla Croazia dieci tonnellate di miele d’acacia, prima spedizione che comprendeva anche quattro tonnellate di miele di millefiori, una tonnellata di lavanda e mille candele di cera d’api purissima.
Quest’iniziativa è una delle prime del settore "commercio equo e solidale" nell’area balcanica e nasce in seguito ad una visita di Alberto Poggi, della sezione ferrarese di Legambiente, a diversi produttori alimentari della regione settentrionale della Croazia e della zona di Bihac, in Bosnia.
Lo stesso Poggi, tornato dal viaggio aveva fatto notare come in un contesto che fatica ad uscire dalla transizione e dalle devastanti conseguenze della guerra "… i piccoli produttori che abbiamo incontrato sono un’eccezione. Collaborare con essi significherebbe forse dare vita ad un meccanismo virtuoso che potrebbe essere di esempio positivo anche per i loro concittadini. Si deve poi pensare che finora hanno avuto esperienza solo della peggiore globalizzazione: la privatizzazione delle vecchie fabbriche statali, gonfiate ed improduttive, ha determinato molti licenziamenti, tagli alle pensioni e al welfare. Il commercio equo potrebbe aprire ad un nuovo modo di vedere il commercio internazionale".
Ed erano già state individuate alcune opportunità "… e’ stata decisamente interessante: la zona croata che ho visitato ha una tradizione diffusa di apicoltura, e il produttore che ho incontrato ha una discreta produzione e un ottimo senso commerciale. Un ottimo miele e una notevole varietà di prodotti derivati, tra cui spicca una grappa distillata dal miele stesso. Una delle sue proposte di collaborazione è quella di uno scambio tra il suo miele e mezzi e strumenti per poter ingrandire e migliorare la sua attività: è quindi una persona che pensa di svilupparsi nel futuro. Abbiamo visitato anche un gruppo di orticoltori. Sono famiglie serbe, e per questo incontrano enormi difficoltà ad inserire la propria produzione nel commercio locale e nazionale. Non hanno ricevuto alcun tipo di aiuto pubblico, e quindi non riescono ad avere i macchinari necessari ad incrementare la loro produzione. Per questa gente è importante avviare un progetto di microcredito, e aprire nuovi sbocchi commerciali, nei quali non siano limitati da discriminazioni etniche…".
In occasione della Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra, il prossimo 27 gennaio, in più di 200 piazze d’Italia i volontari dell’AIFO offriranno proprio il miele proveniente dalla Croazia. AIFO, con i fondi raccolti durante questa iniziativa, continuerà a sostenere, tra gli altri, anche alcuni progetti con sfollati e rifugiati ai confini con l’Afghanistan.

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