Macedonia del Nord e Kosovo: infrastrutture o ambiente?
I governi di Skopje e Pristina spingono per una nuova connessione stradale tra le città di Tetovo e Prizren attraverso il nuovo parco della Šar Planina. Necessità economica o pericolo per l’equilibrio ecologico dell’area?
I governi della Macedonia del Nord e del Kosovo stanno lavorando attivamente alla realizzazione di un nuovo collegamento stradale che prevede numerosi tunnel attraverso le montagne della Šar Planina, ma gli ambientalisti mettono in guardia sulla minaccia per la biodiversità dell’area, dichiarata parco nazionale dalle autorità macedoni nel 2021.
Ci sono voluti decenni perché Skopje si decidesse a dichiarare parco nazionale le montagne della Šar Planina, area gravemente danneggiata dal disboscamento illegale, dallo scarico di rifiuti e dalla costruzione di strutture e centrali idroelettriche. E ora a rischio per il nuovo progetto. I governi di Skopje e Pristina sono però convinti che la costruzione della nuova infrastruttura stradale porterà benefici economici a entrambi i paesi.
Una commissione di esperti è impegnata nella preparazione di un nuovo studio sulla giustificazione di questo investimento e sul suo impatto sulla biodiversità e sul paesaggio del massiccio della Šar Planina. La base è un vecchio studio di fattibilità per la costruzione della strada Tetovo-Prizren del 2013. Il progetto prevede tre percorsi: tutti e tre prevedono scavi attraverso la montagna e costruzione di gallerie. Cambia solo la lunghezza del tunnel: rispettivamente 6,4, 3,3 o 1,8 km.
Una strada necessaria?
Secondo la Strategia nazionale dei trasporti 2018-2030, la strada Tetovo-Prizren è un’opportunità per collegare la direttrice europea E 851 con l’autostrada M-4. Pertanto, l’obiettivo sarebbe quello di ottenere un collegamento diretto tra Prizren e Tetovo, ovvero tra Kosovo e Macedonia, e allo stesso tempo un collegamento indiretto di Bulgaria e Albania.
La Macedonia del Nord e il Kosovo sono attualmente collegati da due strade e da due valichi di frontiera, uno a Blace, a nord di Skopje, e l’altro a Jazince, vicino a Tetovo.
Hysen Xhemaili, a capo del Direttorato per l’Ambiente presso il ministero dell’Ambiente della Macedonia del Nord, che alcuni anni fa è stato coinvolto nel procedimento in qualità di Ministro per il miglioramento del clima degli investimenti, rivela che l’idea è quella di costruire la strada secondo lo studio di fattibilità iniziale, ma il progetto necessita di una nuova analisi, attualmente in corso di realizzazione, che riguarderà il territorio del Kosovo.
"Questo nuovo studio dovrebbe mostrare in modo più specifico dove è meglio scavare un tunnel e alcuni altri parametri. L’idea verrà attuata anche se in questa fase è ancora solo un’idea. Sarà necessario adottare disposizioni di legge e preparare diversi documenti, tra cui un progetto finale", afferma Xhemaili. "Ci sono più di tre opzioni sul tavolo, alcune prevedono un tunnel più lungo per avere un minore impatto sull’ambiente".
Il governo del Kosovo ritiene che, insieme, i due paesi troveranno una soluzione adeguata per la protezione della montagna e per la redditività economica. Entrambe le parti hanno convenuto di creare collegamenti infrastrutturali più sicuri e rispettosi dell’ambiente per le persone e le imprese tra i due paesi, creare collegamenti interoperabili per parchi nazionali, centri turistici e corridoi stradali, il che a detta dei due governi porterà grandi benefici economici sia per il Kosovo che per la Macedonia del Nord.
I governi spingono per la realizzazione
"Saranno consentite la sincronizzazione della pianificazione territoriale e la creazione di infrastrutture stradali per lo sviluppo del turismo alternativo", ha affermato Prparim Krueziu, portavoce del governo del Kosovo. “Per quanto riguarda la valutazione dell’impatto ambientale della strada attraverso la Šar Planina, si attende il completamento dello studio di fattibilità che determinerà tutto, compresa la viabilità commerciale e l’impatto ambientale”.
Lo studio del 2013 afferma che la distanza tra Tetovo e Prizren è di circa 30 km in linea d’aria, ma il collegamento stradale più breve esistente tra le città, situate alle pendici opposte della Šar Planina, è lungo 110 km, passando da Tetovo a Jazince dal versante macedone, attraverso Globocica, Brezovica e Recane prima di raggiungere Prizren in Kosovo. Il nuovo collegamento dovrebbe essere una strada regionale con velocità previste dai 40 ai 60 chilometri orari.
Per quanto riguarda l’analisi e le previsioni del traffico, le conclusioni del primo studio affermano che esisterebbe una giustificazione funzionale per la costruzione di un collegamento stradale diretto Tetovo-Prizren, sebbene si affermi che la previsione a lungo termine del traffico sia inevitabilmente una questione incerta.
Secondo Hysen Xhemaili, non è contraddittorio che tale progetto infrastrutturale venga realizzato attraverso il nuovo parco nazionale della Šar Planina, perché l’area protetta è distinta in diverse zone: zona ad uso sostenibile, zona ad uso attivo e zona rigorosamente protetta. La strada e il tunnel sono previste nella prima zona ad uso sostenibile in cui è consentita l’attuazione di progetti.
Le preoccupazioni degli ambientalisti
Tuttavia, alpinisti, esperti e organizzazioni della società civile sono contrari a nuovi lavori di costruzione sulla Šar Planina e chiedono attenzione alla protezione del paesaggio. Aleksandar Stojanovski-Culi del club di alpinismo "Jelak" di Tetovo ritiene che non ci sia giustificazione per costruire una strada verso la città o qualsiasi altro luogo attraverso il massiccio.
"Da decenni gli alpinisti vedono la montagna distrutta da costruzioni abusive, viabilità illegale e simili. Non vedo davvero motivo di costruire una strada ora, quando dopo così tanti anni la montagna è stata finalmente dichiarata parco nazionale", ha affermato Stojanovski-Culi. "Non è ancora chiaro come possa funzionare quella strada ad un’altitudine così elevata quando per mesi ci saranno metri di neve. Alcuni tratti della strada raggiungeranno i 1500 o anche a 1800 metri s.l.m.. Ciò potrebbe causare problemi di salute ai viaggiatori e pericoli per le numerose salite, discese e tornanti”.
Dime Melovski, biologo e ricercatore ambientale, condivide questo punto di vista. "È una cattiva idea. Ogni strada che verrà costruita attraverso la Šar Planina causerà gravi danni e contribuirà ad una maggiore presenza di persone su un terreno che dovrebbe essere tutelato", ha detto Melovski. "Molti animali saranno messi in pericolo e la distruzione degli habitat è un rischio significativo legato alla possibile costruzione della strada prevista".
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