L’estate nei Balcani, passando per Amsterdam
L’ATA è un’organizzazione olandese che si occupa di cooperazione universitaria con i Balcani, in particolare promuovendo corsi nel periodo estivo. Un’intervista ad Annelies van den Berg, che a questi progetti lavora da più anni
Di Ervjola Selenica – Amsterdam
Una ricca agenda di iniziative fatta di festival cinematografici, conferenze, concerti ed esposizioni collega – nell’ultimo anno – Amsterdam (e più generale l’Olanda) con i Balcani. Lo spazio che viene disegnato è quello di uno scontro-incontro dinamico e complesso, che crea le condizioni per una riflessione che va al di là dell’attualità economico-politica nella regione.
Giovani artisti balcanici compaiono come registi nei festival di documentari, come musicisti in band musicali che animano la scena di Amsterdam nel tentativo di intrecciare suoni tradizionali con suggerimenti e bisogni più contemporanei, o come espatriati che cercano di riconquistare e ridefinire un legame col loro paese d’origine tramite l’organizzazione di festival di cinema che danno spazio alle idee e alle produzioni alternative e indipendenti.
Dall’altra parte, studenti olandesi si impegnano in progetti per la distribuzione di film nei Balcani, e ricevono delegazioni non-governative da Serbia e Kosovo.
Una pagina appena aperta di questa stagione riguarda alcune Summer Universities che durante i mesi di luglio e agosto si terranno in Macedonia e Kosovo. Autore dell’iniziativa è ATA – Academic Training Association – una fondazione non-for-profit, con sede ad Amsterdam e uffici regionali in tutta l’ex Jugoslavia.
Quando e come nasce l’ATA?
Durante gli anni ’90 gruppi di studenti, soprattutto studenti di scienze politiche dell’Università di Amsterdam, scontrandosi da una parte col flusso giornaliero di notizie provenienti dalle guerre jugoslave e dall’altra parte con l’indifferenza della società civile olandese rispetto a quella guerra, decisero di creare forme di consapevolezza. In questi gruppi si avvertì il bisogno di darsi un ruolo piu’ attivo rispetto a quello che la situazione presentava: si aprirono vari fronti di iniziativa, dal trasportare medicine all’offrire supporto tecnico e materiale (quaderni, testi accademici etc) verso i territori in guerra.
Perché proprio i Balcani e che tipo di progetti sviluppò ATA?
Quando l’organizzazione studentesca (l’attuale ATA) assunse un profilo più professionale e il proprio intervento si fece più sistematico e costante, nacque l’idea di un grande evento dove studenti con diverso background, da tutta l’Europa sud-orientale potessero confluire.
Iniziative di impronta simile erano state svolte nei Balcani, ma quello a cui ATA mirava era sviluppare un’audience più ampia, anche mettendo in secondo piano temi e aree disciplinari più ‘difficili’ e oggetto di controversie. In altre parole, si trattò di dare priorità alla costruzione di capacità locali in cui fosse possibile una forma di cooperazione inter-etnica.
L’iniziativa venne subito abbracciata e finanziata da vari donor, Consiglio d’Europa e governo olandese in primis, il quale a tutt’oggi ci sostiene fortemente. Le Summer Universities iniziarono con l’Universita’ di Tuzla, dove le condizioni per poter lavorare in questa direzione erano presenti. Era l’estate 1996 e lavorammo con altre organizzazioni studentesche europee, ed anche italiane, nate con simili obiettivi.
La prima Summer University in Bosnia-Herzegovina vide la partecipazione di 30 professori dagli USA, Europa e Canada. Parteciparono anche 30 studenti stranieri (da paesi dell’UE e USA), studenti da Sarajevo e Mostar, studenti serbi e bosniaci. Dopo 5 edizioni da noi coadiuvate l’evento prese ad essere organizzato interamente dall’Universita’ di Tuzla, e questo sta avvenendo anche con la Pristina Summer University (su cui ATA ha gia’ passato in buona misura le competenze all’Università locale). Anche in quest’ultimo caso la presenza di studenti serbi è un fattore costante; stiamo cercando di fare lo stesso con gli studenti albanesi con la Summer University di Mitrovica.
Quali progetti avete in corso al momento?
I nostri uffici hanno base in Serbia, Kosovo, Macedonia, con futuri progetti in Montenegro e Bosnia. I nostri progetti sono di due tipi: da una parte abbiamo progetti sul sistema universitario, l’organizzazione delle summer school, l’implementazione del ‘Bologna process’ nelle universita’ locali attraverso seminari, workshop e conferenze. Dall’altra parte abbiamo una tipologia di progetti nati successivamente e intervenenti sullo sviluppo economico. Si tratta evidentemente di costruire opportunità e capacità professionali e di impresa a livello giovanile.
Cosa offrono le vostre summer univerisities?
Prima di tutto l’opportunità di partecipare a corsi accademici, ricevendo crediti universitari riconosciuti dalle proprie università. Questo evento è anche un modo diretto per gli studenti di espandere la propria rete di conoscenze accademiche, oltre che per incontrare altri colleghi da tutto il mondo e approfondire le conoscenze sulla regione. Oltre alle lezioni ci sono dibattiti, eventi culturali ed escursioni. Per gli studenti provenienti dall’Europa sud-orientale ci sono borse di studio che rimborseranno ogni tipo si spesa. Per quanto riguarda gli studenti provenienti da altri paesi, non ci saranno tasse di iscrizione da pagare e le spese complessive restano modeste.
In che modo queste iniziative possono aiutare e dinamizzare le università balcaniche?
Preparando e frequentando le summer universities, per esempio, professori dall’Olanda o dall’Italia condividono e aggiornano conoscenze con professori che provengono dalle varie università balcaniche. Nuovi corsi vengono progettati, i professori locali possono paragonare, e confrontarsi con metodi didattici nuovi. Nel caso della Summer University di Macedonia, che sarà la più grande, possono anche andare e visitare il loro colleghi nelle varie università europee e statunitense.
Dove si svolgeranno?
La più grande (International Summer University of Macedonia, più di 600 studenti e 20 corsi accademici) avrà luogo a Bitola, a pochi chilometri dalla frontiera greca, a fine luglio. Le altre, quasi nello stesso periodo, avranno luogo a Mitrovica e a Pristina. Invito comunque gli studenti a consultare il nostro sito per meglio approfondire ciascuno degli eventi: www.academictraining.org
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