La febbre emorragica in Kosovo
In Kosovo si sono verificati alcuni casi di epidemia da febbre emorragica, della quale si sono già ammalate 100 persone e 10 ne sono morte. Questo tipo di febbre letale viene trasmesso dalle zecche, che in questo caso sono quelle che si trovano nel territorio inquinato del Kosovo. I sintomi della malattia sono: malessere generale, ematomi, emorragie sulla pelle e possono presentarsi emorragie nel tratto digerente e respiratorio. L’ammalato può perdere sangue dal naso e vomitarlo. La malattia può essere trasmessa per contatto sanguigno.
Il Dottor Veljko Djerkovic, specialista in epidemiologia, ha riferito che si tratta di una febbre emorragica di provenienza africana e la cura è prevista dalla legge con la quarantena. La malattia non si è ancora diffusa in Serbia e in Montenegro, ma è necessario prevenire una sua eventuale diffusione, dice Djerkovic.
Il vaccino contro questa malattia sembra sia in possesso della Russia, ma ad un costo troppo elevato. Nel frattempo l’unico rimedio è stato individuato nel Virazol, che consente un abbassamento della mortalità. Circa 700 flaconi di questo medicinale sono stati tempo fa inviati da una ditta farmaceutica californiana, la Farmaciutics.
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