La crisi idrica in alcuni villaggi macedoni
Si moltiplicano le richieste di aiuto giunte all’ufficio ICS di Skopje da parte degli abitanti ormai da mesi bloccati in diversi villaggi nelle aree circostanti Tetovo e Kumanovo, nella Macedonia settentrionale: al momento l’approvvigionamento idrico sembra rappresentare il problema più pressante.
Le maggiori difficoltà derivano dall’impossibilità di stoccare riserve idriche.
In particolare la municipalità di Kumanovo è in grave difficoltà: gli impianti esistenti non garantiscono riserve adeguate di acqua alle popolazioni dei villaggi e i guerriglieri dell’UCK continuano a controllare zone strategiche per l’approvvigionamento.
La carenza idrica rischia, con l’aumento delle temperature, di provocare epidemie.
C’è urgente bisogno di cisterne e di pompe idriche, garantire assistenza ai bambini e di generi di prima necessità per gli abitanti delle zone colpite dal conflitto.
Il Consorzio Italiano di Solidarietà (ICS) – organismo umanitario a cui aderiscono oltre 100 organizzazioni di volontariato e solidarietà, presente a Skopje e a Tetovo dal 1999 con progetti di assistenza per i profughi, i rom e con programmi ricreativi ed educativi per i bambini realizzati presso 3 centri comunitari – lancia un appello urgente chiedendo 25 milioni di lire per poter intervenire nelle aree di Tetovo e Kumanovo ripulendo le cisterne esistenti e ampliando l’impianto idrico con nuovi macchinari.
INFO:fedfossi@tin.it
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