La Bulgaria in Italia
Oltre alle due rappresentanze diplomatiche della Bulgaria presenti a Roma e a Milano, esistono in Italia sei consolati onorari. Uno dei maggiori compiti è la diffusione della cultura bulgara, per adesso così poco conosciuta in Italia. Un incontro con Alessandro Busoni, Console onorario in Toscana
Lei afferma che tra tutte le sue cariche e onorificenze, quella di Console onorario di Bulgaria per la Regione Toscana è quella che le ha portato più grande soddisfazione. Come ha deciso di intraprendere questo incarico con la Bulgaria?
La carica di Console onorario della Bulgaria per me è stata una grande soddisfazione anche perché l’investitura fu sollecitata non da me personalmente, ma da amici cittadini bulgari a cui mi uniscono lunghi anni di collaborazione tra l’Italia e la Bulgaria. Loro ci tenevano che io avessi questo incarico in vista delle mie partecipazioni e attività per la promozione della cultura bulgara. La loro riconoscenza con questo gesto è stata per me molto gratificante. Io devo essere molto sincero, vorrei che i bulgari in Toscana cominciassero a frequentare il Consolato in modo che possano portare delle idee, si possano fare dei programmi, possiamo creare una associazione dei bulgari in Toscana. Lo scopo del consolato come lo vedo io è quello di aiutare e riunire i bulgari qui.
Quali sono le principali funzioni del Consolato a Firenze?
Il Consolato è stato reso operativo dal punto di vista amministrativo intorno al settembre 2005 con funzioni per adesso più ristrette delle rappresentanze diplomatiche presenti a Roma e Milano; in futuro speriamo di acquisire anche altre competenze grazie alle nostre collaborazioni con le rappresentanze diplomatiche bulgare in Italia e con il contributo dei cittadini bulgari presenti in Toscana. Le attività principali del Consolato sono prettamente nell’ambito culturale con grande impegno nella promozione della cultura bulgara in Toscana.
Firenze è uno dei maggiori centri culturali in Italia ma anche nel mondo. Quali sono le iniziative nell’ambito della cultura del Consolato in Italia e Bulgaria?
Nei mesi scorsi è stata inaugurata una lapide in memoria di Konstantin Velichkov all’Accademia delle Belle Arti a Firenze nella stanza dove aveva svolto i suoi studi. L’iniziativa è stata onorata dalla presenza del presidente del Parlamento bulgaro Georgy Pirinski e l’inaugurazione è stata tenuta dal Vice-Ministro della Pubblica Istruzione.
Il Consolato bulgaro a Firenze ha ambiziosi progetti futuri come l’organizzazione di una mostra su Leonardo da Vinci a Sofia, dove verrà esposta una gran parte dei manoscritti originali di Leonardo insieme ad un’importante opera – un codice di Leonardo da Vinci – proprietà del Vaticano.
Un’altra iniziativa promossa dal Consolato bulgaro in Toscana è rappresentata dall’incontro a Sofia con i fratelli Taviani. Questa idea ha come scopo di far incontrare questi famosi registi con il pubblico e la stampa bulgara; in seguito ci sarà una rassegna cinematografica dedicata ai loro film.
Movimento di persone: secondo lei quanti sono i bulgari che sono presenti in Toscana attualmente?
Secondo un’indagine svolta nel 2004-2005, dovrebbero essere circa 500-550, però questi non sono dati certi, stiamo cercando di appurarlo. Ci sono tante persone che si muovono da una parte all’altra, come i lavoratori stagionali che vanno e vengono. Molte persone sono senza permesso di soggiorno, hanno delle difficoltà nel regolarizzare la propria permanenza in Italia. Di conseguenza è molto difficile poter censire queste persone. Poi ci sono sempre più studenti bulgari che decidono di iscriversi nelle università italiane, il numero degli studenti bulgari all’Università di Firenze è aumentato notevolmente.
Quale potrebbe essere la funzione del Consolato Onorario a Firenze nei confronti di queste persone?
Il consolato per quanto riguarda le questioni di lavoro può dare dei consigli ed in alcuni casi aiutare le persone ad inserirsi nel mondo del lavoro, ovviamente questo vale per le persone che hanno già regolarizzato la propria permanenza in Italia. E’ un po’ più difficile per le persone che non hanno il permesso di soggiorno. Mi permetto di dire che i bulgari non hanno grossi problemi, è un popolo pacifico, considerando che nel 2005 i procedimenti a carico di bulgari in Italia erano 91 ma in questa cifra rientrano anche gli incidenti stradali, non si tratta di casi colposi e reati gravi. Dalla mia lunga esperienza di avvocato posso dire che sono dei numeri molto bassi, da cui si può dedurre che i bulgari sono un popolo estremamente tranquillo. E’ un aspetto che ho sempre stimato molto come caratteristica del popolo bulgaro.
La Bulgaria ha un grande potenziale per lo sviluppo di un turismo culturale oltre alla posssibilità di sfruttare le sue ricchezze naturali. Lei come membro della Federazione dell’Unesco e Presidente del club Leonardo da Vinci come vede lo sviluppo di un simile setttore in Bulgaria?
Mi è capitato tempo fa di accompagnare ad una prima visita in Bulgaria due grandi tour operator italiani il quale interesse era principalmente di esplorare un possibile mercato del turismo italiano in Bulgaria. Va considerato che in Italia si sa molto poco di questo paese che non è mai stato individuato come una meta turistica. Comunque anche da partede di altri tour operator europei la Bulgaria è vista fino ad ora come una meta low cost con due destinazioni principali: la costa del Mar Nero e i centri sciistici. Purtroppo la realtà è che non esistono delle strutture e delle attrezzature per un turismo culturale che potrebbe invece essere di grande interesse per i turisti italiani, visto che il mare e le montagne bulgare sono forse più appetibili per paesi come Germania o paesi del nord Europa. Una collaborazione e scambio di esperienza tra la Toscana e la Bulgaria nel campo del turismo culturale può essere molto utile visto che è tra le regioni italiane con le più importanti strutture turistiche e lunga esperienza in questo settore.
Lei è da tanti hanni che viaggia regolarmente in Bulgaria: si può ritenere un testimone del processo di transizione che è ancora in atto nel paese. Come può definire il periodo attuale, quali sono secondo lei i più grandi successi e quali sono i problemi che attualmente i bulgari hanno?
Adesso la Bulgaria sta attraversando una fase delicata: c’è uno sviluppo economico molto veloce, un’evoluzione assai rapida: la Bulgaria cambia troppo in fretta. Gli effetti di questo sviluppo economico possono esere comparati con quello cheè sucesso in Italia dopo l’introduzione dell’Euro. Improvisamente i prezzi sono aumentati e i salari sono rimasti allo stesso livello, in Bulgaria i prezzi stanno raggiungendo quelli europei ma purtroppo i salari sono molto bassi. Sembra che a volte il cittadino bulgaro debba quasi fare i conti con l’Euro quando acquista, e con il Lev quando riceve il proprio stipendio.
Negli ultimi tempi si parla molto della criminalità organizzata in Bulgaria, soprattutto dopo i numerosi omicidi verificatisi l’anno scorso. L’incapacita’ dello stato bulgaro ad affrontare questa situazione è un grande problema per gli altri paesi europei soprattutto pensando al futuro ingresso della Bulgaria nell’Unione Europea. Quali sono le sue osservazioni su questo fenomeno?
Io non penso che la criminalità organizzata che esiste in Bulgaria sia superiore a quella degli altri paesi europei: la mafia esiste in molti posti ma in Bulgaria assume qualche forma di esibizionismo particolare che può stupire le persone che magari hanno vissuto nelle situazioni dove lo stesso fenomeno esiste ma è nascosto. La mafia in Bulgaria e’ più visibile anche perché è uno stato molto piccolo e gli spazi nei quali si muove sono più ristretti. Personalmente non sono d’accordo che la situazione con la criminalità organizzata in Bulgaria sia così unica e incontrollata.
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