Kosovo: il presidente Thaçi e la partita di poker tra VV e LDK
Dopo tre mesi di trattative tra Vetëvendosje e la Lega democratica del Kosovo per la formazione del nuovo governo non è stato raggiunto ancora un accordo. Il presidente Hashim Thaçi sottolinea allora le proprie prerogative costituzionali
(Pubblicato originariamente da Courrier des Balkans il 7 gennaio 2020)
"Il signor Kurti non ha fornito alcun nome per conto del movimento Vetëvendosje. Ho deciso di concedere al signor Kurti altre 48 ore di tempo per indicare il proprio candidato come primo ministro del governo della Repubblica del Kosovo prima di adottare le prossime misure costituzionali e giudiziarie".
Questo il messaggio postato su Facebook dal presidente kosovaro Hashim Thaçi all’uscita dal suo incontro “storico” con Albin Kurti, il cui partito ha vinto le elezioni legislative anticipate tenutesi lo scorso 6 ottobre. Conosciuti per essere dei feroci avversari politici, Hashim Thaçi e Albin Kurti non si erano mai incontrati pubblicamente fino a lunedì.
"E’ stato un breve incontro per consultarci (…). Il presidente ha richiesto da noi che si faccia una proposta. Condividerò questa richiesta con la presidenza di Vetëvendosje", ha dichiarato Albin Kurti in modo laconico.
Per il momento non è stato trovato alcun accordo per la formazione del governo tra Vetëvendosje (VV) e la Lega democratica del Kosovo (LDK). Con 29 deputati sui 120 del parlamento VV resta quindi ben lontana dal poter formare da sola una maggioranza, anche arrivasse il sostegno dei 20 deputati in rappresentanza delle minoranze nazionali.
Negoziazioni in stallo
Prima di incontrare Hashim Thaçi, Albin Kurti aveva pubblicato nella mattinata di lunedì su Facebook un video di presentazione dei membri della sua futura squadra ed ha chiesto all’LDK di fare altrettanto. Ma due riunioni – del gruppo parlamentare e della presidenza – dell’LDK non hanno portato ad alcun passo avanti. Il partito di Isa Mustafa si è limitato a ribadire "la disponibilità a continuare il confronto con Vetëvendosje sulla base della fiducia e del rapporto di partenariato".
Le relazioni tra i due partiti, che stanno negoziando ormai da tre mesi, si sono deteriorate dopo la seduta costitutiva del parlamento del Kosovo (il 26 dicembre 2019, ndr), quando il deputato VV Glauk Konjufca è stato eletto presidente – anche con con i voti dell’LDK – mentre il posto sarebbe dovuto spettare all’LDK, secondo quanto stabilito nelle negoziazioni tra i due partiti. Isa Mustafa ha in seguito dichiarato che serviva “un nuovo accordo sulla divisione delle responsabilità, ma anche sul programma di governo”. Lunedì Albin Kurti ha sottolineato che era impossibile “ritornare alla situazione precedente al 26 dicembre”.
Verso nuove elezioni anticipate?
Il motivo ufficiale che blocca sino ad ora un accordo di governo tra le due formazioni politiche è legato al posto di Presidente della Repubblica rivendicato dall’LDK in “contropartita” alla carica di primo ministro che dovrebbe essere ricoperta da Albin Kurti. Il mandato di Hashim Thaçi scadrà nel 2021.
La questione costituzionale ancora irrisolta è se il presidente del Kosovo possa nominare lui stesso un primo ministro, senza attendere una proposta da parte di VV, a cui a livello teorico spetterebbe questa prerogativa in quanto partito che ha ottenuto il primo posto alle legislative.
Se verrà fatto un nome come candidato premier da parte di VV gli verranno accordati 15 giorni per ottenere la fiducia in parlamento. In caso di fallimento, il capo dello stato avrà dieci giorni per assegnare un secondo mandato, che a sua volta avrà 15 giorni di tempo per ottenere la fiducia. In caso di nuovo fallimento, elezioni anticipate dovranno essere convocate entro 40 giorni.
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