‘Kosova welcomes you’
Per la folla riunitasi all’aeroporto di Pristina, per accoglierlo dopo l’assoluzione all’Aja, Haradinaj è un eroe. Appena rientrato, il leader dell’Aak ha fatto intendere di voler tornare subito alla vita politica, rafforzando l’opposizione e lanciando una sfida di lungo periodo al premier Thaci
Erano centinaia le persone riunitesi all’uscita dell’aeroporto di Pristina per dare il benvenuto a Ramush Haradinaj, il leader che in molti qui chiamano "Rambo", dopo la sentenza del tribunale dell’Aja che lo ha assolto da tutte le accuse di crimini di guerra. Sono arrivati con decine di autobus ed automobili da tutto il Kosovo, ma specialmente dal Kosovo occidentale, o Dukagjin, la regione dove Haradinaj è nato, e che viene considerato il suo feudo.
All’aeroporto alcuni gruppi hanno improvvisato danze, vestiti nei tipici costumi albanesi, mentre un grande fotomontaggio proponeva il confronto tra Haradinaj e Skanderbeg, l’eroe del medioevo albanese, che se può sembrare azzardato, è stato certamente apprezzato dalla folla riunitasi per accogliere l’ex primo ministro kosovaro. Nel frattempo, una compagnia privata ha riempito le strade di cartelloni che recitano: "Mr Haradinaj – Kosova welcomes you".
I giornali kosovari hanno aperto le loro edizioni col titolo "2008, un anno fortunato". Nella lista degli eventi importanti che hanno segnato la storia degli albanesi in questo anno, dopo l’ indipendenza del Kosovo e l’invito appena arrivato all’ Albania ad entrare nella Nato, è stata aggiunta anche la liberazione di Haradinaj.
Haradinaj, uscito dall’ aereo, è stato incontrato dai leader del suo partito, l’Alleanza per il Futuro del Kosovo (Aak) e dagli ufficiali del Kosovo Protection Corps (Tmk), giunti per salutare il loro ex comandante. Di certo per gli ex combattenti dell’Uck il ritorno di Haradinaj ha segnato un grande giorno. Tra i membri del partito dell’attuale premier, Hashim Thaci, il Partito Democratico del Kosovo (Pdk), ad attendere Haradinaj c’era soltanto Rrustem Mustafa, conosciuto come "Remi". Nessun rappresentate del governo ha ritenuto opportuno recarsi all’aeroporto in questa occasione.
Secondo la sentenza letta dal giudice Alphons Orie, i procuratori non hanno dimostrato che Haradinaj, insieme ai suoi coimputati Idriz Balaj e Lahi Brahimaj, avrebbero messo in atto una strategia volta ad eliminare serbi e membri di altre minoranze non albanesi dalla zona di Decani, funzionale a rafforzare il controllo dell’Uck nell’area. La procura non sarebbe riuscita nemmeno a dimostrare il coinvolgimento diretto di Haradinaj e Balaj nei maltrattamenti subiti da due prigionieri nel centro di detenzione dell’Uck di Jablanica, nell’estate del 1998.
"Sono innocente, e come ha proclamato la giustizia, la nostra è stata una guerra pulita". E’ questa l’unica dichiarazione rilasciata da Haradinaj all’aeroporto, nonostante le domande pressanti di decine di media che lo hanno circondato. Haradinaj è partito in fretta per raggiungere la sua casa nel quartiere di Arberia, a Pristina, dove si è messo a disposizione dei media internazionali, anche se solo per pochi minuti.
Haradinaj ha dichiarato che la sua carriera politica non è mai stata interrotta e che, in caso di necessità, non avrebbe alcun problema a recarsi in visita a Belgrado. Sui serbi del Kosovo, il leader dell’Aak ha detto che questi devono lavorare insieme agli albanesi per creare un futuro comune nel Kosovo indipendente.
Haradinaj torna a casa a tre anni dall’inizio del processo contro di lui. Durante questo periodo, lo stesso Haradinaj ha avuto la possibilità di rientrare in Kosovo nonostante la ferma opposizione dell’ex procuratore capo Carla del Ponte, che ha sempre sostenuto che l’imputato minacciasse i testimoni chiamati a rispondere al processo.
"Il tribunale dell’Aja è stato istituito per giudicare dei crimini commessi durante la guerra. Credo che in questo caso i giudici abbiamo esaminato se l’Uck abbia commesso crimini o meno. Le accuse ci erano state fatto dai nostri nemici, ma ora tutto è risolto, ed è stato dimostrato che si trattava solamente di menzogne", ha detto Haradinaj in un’ intervista rilasciata a "Top Channel", emittente tv con sede a Tirana.
Haradinaj ha parlato anche della situazione politica in Kosovo. Secondo l’ex premier, l’attuale primo ministro, Thaci, sta lavorando senza alcun programma di governo. Secondo Haradinaj, la modalità con cui Thaci ha governato a partire dalla dichiarazione di indipendenza "è solo improvvisazione". Haradinaj ha annunciato che svilupperà una forte opposizione, all’attuale esecutivo.
Il giorno seguente al suo rientro, Haradinaj ha visitato la tomba di Ibrahim Rugova, dove ha deposto un mazzo di fiori. "Porto rispetto al presidente Rugova, perché ho lavorato con lui", ha detto Haradinaj, facendo poi apprezzamenti rispetto al ruolo del defunto presidente per il suo ruolo nel processo che ha portato all’indipendenza. Questo atto è stato interpretato come un altro mesaggio rivolto a Thaci. La rivalità politica tra i due sembra prefigurarsi sul lungo periodo.
Thaci, prima che il tribunale dell’Aja emettesse la sua sentenza, ha dichiarato di credere all’innocenza di Haradinaj, e del fatto che la lotta dell’ Uck sia stata giusta. Questa dichiarazioni, però, a quanto sembra non ha avuto grande influenza sull’atteggiamento tenuto da Haradinaj nei suoi confronti.
Il ritorno di Haradinaj avrà sicuramente un forte impatto sulla scena politica kosovara. Haradinaj punta sicuramente a rafforzare l’opposizione in parlamento, che fino ad ora è stata molto debole. Di certo l’ex premier si considera uno dei leader kosovari più popolari, e il suo ritorno dall’Aja da innocente ha sicuramente rinforzato la sua immagine tra la popolazione.
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