Tipologia: Intervista

Tag: Musica

Area: Bulgaria

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Il mondo di Ivo Papazov

Virtuoso clarinettista di fama internazionale, con la sua "Wedding band" Ivo Papazov Ibrjama è un vero biglietto da visita della musica bulgara. Lo abbiamo incontrato per parlare della tradizione dei grandi matrimoni in Tracia, della famiglia e della donna bulgara

21/07/2010, Tanya Mangalakova - Sofia

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Il virtuoso del clarinetto Ivo Papazov Ibrjama vive nel villaggio di Bogomilovo (Tracia), insieme alla propria compagna Maria Karafizieva, nota cantante di musica folklorica e ai loro due figli. Con la sua “wedding band”, formata da otto componenti, Ivo rappresenta il biglietto da visita dell’universo musicale bulgaro e il principale esponente della “chalga” vecchia maniera. Ivo e la sua orchestra suonano il loro etno-jazz in tutto il mondo. Nel 2005 Papazov ha anche vinto il premio del pubblico per la world-music della BBC. Il premio gli è stato consegnato dall’amico e produttore Joe Boyd, tra le altre cose manager dei Pink Floyd. La sua canzone “Nostalgija” accompagna il video di promozione della Bulgaria trasmesso da Euronews. La sua famiglia è originaria di Komotini, nella Tracia occidentale, oggi in Grecia. Suo padre è stato il clarinetto più famoso di tutta la regione. Con Ivo seguiamo le orme di una tradizione che scompare: quella dei grandiosi matrimoni tipici della Tracia, per parlare poi a ruota libera di famiglia e ruolo della donna.

Venti anni fa, intorno a Stara Zagora (uno dei principali centri della regione di Tracia), ai matrimoni c’era musica dal vivo, e la vostra orchestra suonava da mattina a sera. Perché la tradizione dei grandi matrimoni sta scomparendo?

C’è stato un tempo in cui suonavo a cinque matrimoni a settimana, ma anche ai battesimi e alle feste organizzate per salutare i figli che partivano per militare. Allora i motivi di festa erano tanti, la gente aveva soldi a sufficienza. Anche noi vivevamo bene, perché siamo musicisti popolari: quando il popolo sta bene, stiamo bene anche noi. Oggi non c’è più molta richiesta e abbiamo spostato la nostra attenzione sulla scena internazionale, anche se ultimamente anche lì c’è poco movimento a causa della crisi. Il principale responsabile della morte della tradizione è la “chalga”, che si può ascoltare dovunque e a ogni ora del giorno. In realtà siamo noi i veri rappresentanti della “chalga”, e quello che oggi va per la maggiore è tutta un’altra cosa. I giovani di oggi non sanno che fino a pochi anni fa si facevano matrimoni in grande stile. Gli invitati potevano essere anche mille: amici, parenti, paesani e gente della regione. Invitati o meno, tutti sedevano sotto la pergola, mangiavano e bevevano. La birra veniva direttamente dalla fabbrica con i camion, vino e rakija si consumavano a botti. L’antico rituale del matrimonio cominciava con la vestizione della sposa, per la quale c’erano motivi musicali particolari, c’era poi l’addio al padre e alla madre e poi la sposa veniva accompagnata in chiesa, tutto a suon di musica. Oggi tutto questo scompare. Divento triste, mi viene da piangere quando vedo che ai matrimoni di oggi non c’è musica dal vivo, ma un dj che mette dischi, spesso proprio della nostra orchestra.

Ci sono oggi matrimoni festeggiati all’antica? Quanti bulgari mantengono viva la tradizione?

Oggi i grandi matrimoni sono rari. Ce ne sono ancora nei villaggi dove c’è gente che, lavorando all’estero, riesce a mettere qualche soldo da parte e che riunisce la famiglia proprio in occasione di un matrimonio. Ad esempio ad agosto ce ne sarà uno ad Isperih (nella regione del Ludogorje, a circa 150 chilometri dal porto di Varna) dove suoneremo insieme ad altre cinque o sei orchestre. Si tratta di una famiglia che lavora in Grecia e che ora sposa un figlio. Metà della famiglia vive a Creta, ci sarà quindi prima una festa sull’isola, e poi due giorni di festeggiamenti a Isperih, allo stadio. Sarà un matrimonio davvero all’antica, con i cavalli, gare di lotta… Si macelleranno dieci vitelli, ci sarà anche la carrozza, con cui la sposa sarà prelevata a casa dalla suocera.

Forse uno dei motivi per cui scompaiono i matrimoni tradizionali sta nel cambiamento degli usi e dell’idea di famiglia. Oggi molti giovani convivono senza sposarsi…

Anche io convivo. Il matrimonio non significa molto. Con Maria viviamo insieme sulla fiducia, abbiamo comprato casa, automobili… Da trent’anni conviviamo, ho riconosciuto i figli ecc. In fondo il matrimonio in sé non è che una firma sopra un pezzo di carta.

Dov’è ora Maria?

Sistema l’orto nell’altra casa che abbiamo. Si è svegliata presto per lavorare.

Una tipica donna di Tracia!

Assolutamente, al 100%. Maria è un’ottima donna di casa, una splendida mamma e mi segue sempre per i concerti a cui prende spesso parte. Maria ama cantare le canzoni tipiche della regione, canzoni in grado di emozionare anche il pubblico di altri paesi del mondo. Sono canzoni che raccontano la nostra storia, il nostro passato. Maria ne ha registrate alcune, e ne registreremo sicuramente delle altre. Ma non subito. Non che non ci siano i soldi, ma il futuro è incerto e “risparmiamo soldi per i giorni neri”.

Questa è un’espressione molto antica e profonda della lingua bulgara…

Sì, vede da tempi antichi. Mia madre metteva sempre da parte, farina, fagioli, perché non si sapeva quanto sarebbe stato duro l’inverno. Risparmiare per i tempi difficili fa parte della nostra stessa natura. Noi l’abbiamo imparato dai nostri genitori, che l’avevano imparato dai nostri nonni. Come tutti i bulgari che ne hanno la possibilità, ad esempio, anche io ho comprato una casa in più. Così, quando i miei due figli si sposeranno, avranno dove andare. Noi bulgari amiamo prenderci cura dei nostri figli, più di quanto accada in altri paesi. Facciamo di tutto per loro, finché siamo vivi. Forse non è giusto così, ma questa mentalità è troppo radicata.

Maria è cristiana, lei musulmano. Come convivono le due culture nella vostra quotidianità? In Bulgaria i matrimoni misti tra musulmani e ortodossi sono rari. Perché?

Nella nostra famiglia si celebrano tutte le feste comandate, sia quelle cristiane che quelle musulmane. Dio è uno! Di matrimoni misti ce ne sono. Io so che perfino durante il “processo di rinascita” (l’imposizione forzata di nomi bulgari alla popolazione musulmana) nella regione di Kardzhali un ufficiale dell’esercito s’è innamorato di una turca… Non ci sono problemi di religione. Oggi poi sono tantissimi i bulgari che si sposano con stranieri. Io però ho sempre amato le donne bulgare, fin dagli anni della scuola…

Ho sentito spesso, anche in Macedonia, parlare del fascino particolare che esercitano le donne bulgare. Secondo lei a cosa è dovuto?

La donna bulgara è signora della casa. Fin da piccola viene abituata a cucinare, a tenere in ordine… Non come una schiava, ma è pronta per gestire la famiglia. Anche le donne turche di Bulgaria sono fatte così. Oltre ad essere brava in casa, la bulgara è anche una splendida madre. Ogni famiglia in cui c’è una donna bulgara, ruota intorno a lei.

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