Il microcredito nei Balcani
Che spazio hanno i progetti di microcredito nei Balcani? Una breve analisi curata da Aldo Moauro.
di Aldo Moauro, Microfinanza srl
Microfinanza = sviluppo?
Il settore della microfinanza si sta sviluppando rapidamente nei Balcani, in particolare in Bosnia Erzegovina, ma anche in Serbia, Montenegro, Macedonia, Croazia, Albania e Kosovo.
L’erogazione di piccoli prestiti attraverso organizzazioni specializzate di microcredito si è rivelata uno strumento importante nel permettere a persone a basso e bassissimo reddito di sviluppare attività generatrici di reddito e microimprese, grazie alle quali hanno migliorato il loro tenore di vita e quello delle proprie famiglie. Solamente in Bosnia Erzegovina oggi operano 17 istituti specializzati di microfinanza – 12 ONG locali, 4 ONG internazionali e una banca commerciale per la microimpresa (MEB); a partire dal 1996, tali organismi hanno complessivamente erogato circa 72.000 prestiti per un valore equivalente a 200 miliardi di Lire ed, al giugno 2000, i clienti attivi erano 30.000 (fonte Local Iniziative Project, World Bank, agosto 2000). La domanda di servizi di microfinanza è molto elevata e, quindi, ampi sono i margini di crescita del settore. Promotori e sostenitori principali di queste organizzazioni sono stati essenzialmente gli organismi internazionali di cooperazione allo sviluppo (in particolare americana e tedesca, oltre alla World Bank).
Cos’è il microcredito
Il microcredito è un servizio che permette l’erogazione di prestiti a persone a basso reddito escluse a priori dai servizi bancari tradizionali. Il microcredito come strumento di lotta alla povertà e, allo stesso tempo, di introduzione, recupero e diffusione di servizi finanziari efficienti, si è affermato in numerose regioni e nei più disparati contesti del Sud e del Nord del mondo. Secondo l’UNCTAD (1998) nel mondo esistono circa 7.000 entità organizzate distributrici di servizi di microcredito, che coprono il 5% della domanda; il mercato potenziale del microcredito è valutato in 100 miliardi di U$D e 500 milioni di microimprese ritenute "non bancabili".
Alcune cifre
L’ammontare medio dei microcrediti varia tra i 2 e gli 8 milioni di Lire, per una durata di 6-14 mesi. Il tasso di interesse effettivo varia tra il 24% annuo e il 42,5% annuo: per avere un termine di riferimento, occorre considerare che, in generale, i tassi d’interesse del microcredito, servizio i cui costi di gestione sono per natura elevati, vanno rapportati non già a quelli del mercato finanziario locale e quindi del sistema bancario commerciale, quasi sempre corrotto ed inefficiente, (come nel caso dei paesi balcanici, dove il tasso d’interesse annuo di mercato varia tra i 18 e i 24 punti percentuali), bensì a quelli applicati dagli usurai (che vanno oltre il 150% annuo), unica fonte finanziaria disponibile per la microimpresa formale ed informale.Le garanzie richieste possono essere di vario tipo (garanzie personali di firma, depositi vincolati, ipoteche, pegni), a seconda dell’organizzazione e del contesto, e comunque sono sempre "ritagliate" sulle possibilità degli utenti del credito. Le organizzazioni di microcredito spesso offrono ai propri clienti alcuni servizi non finanziari complementari; alcune si limitano alla formazione finanziaria di base legata al credito erogato, altre si spingono fino alla consulenza tecnica e alla commercializzazione dei prodotti.
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