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Dichiarazioni di Chirac, la stampa bulgara insorge

Duri commenti alla conferenza stampa del Presidente francese, dove quest’ultimo ha attaccato quei dieci Paesi dell’est Europa "… troppo precipitosi" nel sottoscrivere un documento a favore dell’intervento USA in Iraq.

20/02/2003, Redazione -

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Il quotidiano ’24 Chassa’ descrive lo scorso 19 febbraio come scandalosa la conferenza stampa tenuta due giorni prima dal Presidente francese Jaques Chirac, nella quale quest’ultimo ha duramente espresso il proprio disappunto per la posizione assunta e formalizzata in un documento comune da dieci Paesi dell’est Europa, tra i quali la Bulgaria, in merito alla possibile guerra contro l’Iraq. "Bulgaria e Romania sono particolarmente irresponsabili quando la loro posizione rimane veramente delicata", ha affermato Chirac riferendosi al processo di integrazione nell’UE.
Sia ’24 Chassa’ che ‘Troud’ pubblicano una fotografia di Chirac che parla alzando in modo perentorio un dito al cielo e titolano rispettivamente in prima pagina "Non in questo modo, Monsieur Chirac" e "Chirac ci frusta". Ed il presidente della commissione parlamentare sulla politica estera, Stanimir Ilchev, commenta per ‘Troud’ che le parole di Chirac "… sono in modo evidente il frutto di nervosismo e di una forte stanchezza che caratterizzano i giorni di questi leader internazionali …".
Il quotidiano ‘Sega’ mette invece in risalto le affermazioni del commissario europeo Christopher Patten, che avrebbe commentato le esternazioni di Chirac sostenendo che quest’ultimo ha confuso l’Ue per il ‘Patto di Varsavia’. "I Paesi che fanno parte dell’Ue, e quelli che stanno per entrare, hanno una loro posizione e devono essere liberi di esprimerla". Sempre dalle pagine di ‘Sega’, in un editoriale titolato "Chirac, o come controllare i propri sentimenti", si commenta che certamente i Paesi dell’est si sono sopravvalutati e nel nuovo ordine mondiale hanno giocato un ruolo del quale, forse, non sono all’altezza, cercando di fungere da ponte tra le due sponde dell’Atlantico. Ma se questo in alcuni momenti poteva essere visto con ironia, in questi giorni pieni di tensione è stato preso con irritazione.
"La posizione della Bulgaria in merito all’Iraq è stata presa frettolosamente, ed era ingenuo non attendersi una dura reazione dell’UE", ha dichiarato Irina Bokova, parlamentare del Partito socialista. "Tra i piccioni ed i falchi non possiamo certo comportarci da pappagalli", la risposta di Krassimir Karakachanov, rappresentante del partito nazionalista del VMRO, che non ha propri eletti in Parlamento. Ed il Presidente bulgaro Paravanov ha comunicato all’Ambasciatore francese a Sofia la propria delusione per le parole di Chirac e per il tentativo di attuare una divisione tra vecchia e nuova Europa.

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