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Croazia: l’ombra della corruzione sui vertici dello Stato

Il Ministero degli Esteri coinvolto nell’ennesimo scandalo finanziario. Incerta la reazione del Premier Sanader, mentre il Paese è in piena campagna elettorale per le presidenziali, previste per il 2 gennaio. La cronaca dei fatti dal nostro corrispondente

08/11/2004, Drago Hedl - Osijek

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Nel novembre del 2003, Ivo Sanader ha vinto le elezioni politiche divenendo Primo Ministro della Croazia. Oggi, nel novembre del 2004, sta affrontando la crisi più seria del proprio mandato. Il Ministro del suo governo, Miomir Žužul, a capo degli Affari Esteri, è da diversi giorni al centro di uno scandalo per conflitto di interessi, a causa degli affari di una ditta della moglie con una azienda cui il governo aveva condonato debiti fiscali ammontanti a circa un milione di euro.

La storia è alquanto complicata, la versione semplificata è grosso modo questa: il Ministro degli Esteri della Croazia Miomir Žužul e la moglie Tatjana hanno firmato un contratto con un certo Ivan Karin, cugino di Žužul, in base al quale vendevano a Karin metà della piccola, sconosciuta, ditta MTS per 500.000 kune (circa 67.000 €). Il cugino di Žužul ha poi acquistato una ex azienda statale, la Imostroj, che produceva macchinari elevatori a forca. Questa azienda era fallita, per la insolvenza di un debito di 6,24 milioni di kune di tasse. Nel corso di una riunione di governo, tuttavia, Žužul ha sostenuto strenuamente la necessità di cancellare questo debito, il che era poi avvenuto. Suo cugino ha così acquistato l’azienda senza dover pagare il debito, e il contratto fittizio utilizzato per comprare la metà della ditta della moglie del Ministro doveva servire come tangente per ricompensare il favore fatto da Žužul.

In un primo momento, dopo che i media hanno scoperto lo scandalo, Žužul ha affermato che non c’era mai stato nessuno contratto tra la ditta della moglie, la MTS, e il cugino Karin. In seguito, dopo che i media hanno reso pubblico il contratto, Žužul ha affermato che non era mai stato messo in pratica, ma che era stato rescisso subito dopo essere stato sottoscritto, e che non c’erano state transazioni finanziarie. Quando infine i media sono riusciti a trovare le ricevute, e a provare che il cugino di Žužul aveva versato più volte 143.000 kune (circa 20.000 €) sul conto della moglie, il Ministro ha dichiarato che si trattava semplicemente di prestiti alla ditta. Anche se questo fosse vero, ma sono in pochissimi a crederlo – perché se fosse andata così Žužul avrebbe reso nota da subito questa versione – si tratterebbe pur sempre di una azione illegale, dal momento che i versamenti non erano relativi a nessun credito o tassa richiesti legalmente.

L’opposizione ha reagito duramente, affermando che Žužul si era trovato in un classico esempio di conflitto di interessi, e che aveva usato la propria influenza nel governo per aiutare il cugino, ricevendone poi in cambio mezzo milione di kune, un terzo delle quali erano già state pagate. Il Primo Ministro Sanader, tuttavia, ha sostenuto il proprio Ministro nei primi giorni dello scandalo, e alle domande relative ad una eventuale sostituzione del Ministro degli Esteri, aveva risposto che non prendeva neppure in considerazione l’ipotesi. Con il progredire dello scandalo, mentre le dichiarazioni di Žužul divenivano sempre più controverse, Sanader ha fatto un passo indietro, affermando che tutti i fatti avrebbero dovuto essere investigati prima di precipitare a qualsiasi conclusione. "Deve essere garantita a Žužul la opportunità di dire la completa verità, ma ogni funzionario statale deve rispettare le regole della democrazia", ha dichiarato il Primo Ministro.

I quattro maggiori partiti di opposizione sono certi che si tratti di uno scandalo enorme, che non sia la prima volta che Žužul viene coinvolto in affari illegali, e hanno chiesto al Parlamento di discutere la questione relativa al Ministro la prossima settimana. Il leader della opposizione in Parlamento, l’ex Primo Ministro Ivica Račan, si è mostrato particolarmente irritato per il fatto che Sanader sostenesse con decisione il proprio importante Ministro: "Il Parlamento deve accertare le responsabilità del Ministro Žužul, e anche quelle dello stesso governo, se quest’ultimo continuerà a proteggerlo", ha affermato Račan.

Proprio all’inizio del suo mandato, Žužul era stato scoperto nello svolgimento di attività illegali. Aveva affittato una delle proprie case ad una delegazione diplomatica, ma non aveva firmato alcun contratto né aveva pagato le tasse sui soldi ricavati in questo modo. Le sue scuse di fronte ai media furono piuttosto insolite – aveva affermato di non sapere che doveva dichiarare i propri guadagni al fisco! L’estate scorsa si era nuovamente trovato nel mezzo di uno scandalo – Žužul era infatti uno dei più accesi sostenitori della decisione del governo di autorizzare la ditta di costruzioni americana Bechtel, responsabile della costruzione delle autostrade in Croazia, ad assumere i lavori relativi ad una porzione di autostrada, senza fare gare d’appalto. Il costo dell’opera ammontava a miliardi di kune. La cosa interessante era che il sostenitore dell’idea, che venne infine approvata dal governo, era lo stesso Ministro Žužul che, prima di divenire membro del governo Sanader, lavorava come lobbista per la Bechtel!

Žužul non aveva subito alcuna conseguenza per questo affare, e Sanader aveva risolto il problema annullando la decisione che accordava il lavoro alla Bechtel senza gara d’appalto. Che cosa farà ora, però, il Primo Ministro, con Žužul coinvolto per l’ennesima volta in modo così evidente in affari sospetti? Žužul è il negoziatore chiave di Sanader per la adesione della Croazia alla Unione Europea (ma allo stesso tempo uno dei pilastri all’interno dell’HDZ Unione Democratica Croata, ndt, il partito di Sanader), ed è certo che il Primo Ministro attuale non si senta a suo agio sapendo che questo lavoro è portato avanti da una persona costantemente coinvolta in scandali finanziari. Ancora di più oggi che la Croazia continua a ricevere commenti negativi rispetto all’alto livello di corruzione del Paese, e richieste affinché questo problema cominci ad essere affrontato in modo serio.

D’altro canto, se Žužul fosse sollevato dal suo incarico, questo potrebbe avere effetti negativi sulla campagna presidenziale, ora che l’HDZ ha scelto come proprio candidato il vice premier, Jadranka Kosor. Le sue probabilità sono già minime rispetto a quelle dell’attuale presidente Mesić, ma se Sanader sostituisse Žužul, ammettendo in questo modo il coinvolgimento del Ministro negli scandali finanziari – le speranze della Kosor di diventare presidente della Croazia molto probabilmente equivarrebbero a zero.

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