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Croazia: HDZ soffocato dalla corruzione, elezioni già decise

Mentre l’ex premier croato Ivo Sanader affronta il processo per corruzione, emergono altre prove sul malaffare del partito di governo HDZ, il cui consenso precipita ai minimi storici. Gli analisti politici ritengono che il centrosinistra abbia di fatto già vinto le elezioni in programma il prossimo 4 dicembre

08/11/2011, Drago Hedl - Osijek

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Ad un solo mese di distanza dalle elezioni politiche, fissate per il 4 dicembre, le vicende della politica croata assomigliano sempre più allo scenario di un thriller. È iniziato il processo per corruzione contro l’ex premier e presidente del partito di maggioranza, Ivo Sanader, e il suo partito, la Comunità democratica croata (HDZ), ora guidato dalla premier Jadranka Kosor è sotto inchiesta per i fondi neri. Come se non bastasse, all’HDZ sono state confiscate le proprietà, la cassa del partito è vuota e il capo del partito, Jadranka Kosor, invita i suoi più stretti collaboratori a dare in garanzia le proprietà private per poter chiedere prestiti bancari con cui finanziare la campagna elettorale.

Nei venti anni di indipendenza del Paese l’HDZ ha governato per ben 16 anni e mai si è trovato in una situazione così difficile. Nemmeno alla fine del 1999 quando morì il suo fondatore e primo presidente croato Franjo Tuđman e quando all’inizio del 2000 per la prima volta perse le elezioni.

Il processo Sanader

Già il processo contro Ivo Sanader – che dopo la fuga dell’anno scorso in Austria e la conseguente permanenza nel carcere di Salisburgo e poi di Zagabria, ha preso il via la scorsa settimana – sta dimostrando la totale assenza di scrupoli dei dirigenti HDZ nell’utilizzare il denaro statale a scopi privati. Sanader, in questo primo processo, viene accusato di aver preso una tangente dall’austriaca Hypo Bank, mentre resta in attesa degli altri processi, tra cui il più interessante sarà quello riguardante l’Azienda petrolifera croata (INA). Sanader è accusato infatti di aver ricevuto una tangente di 10 milioni di euro per rendere possibile che l’Azienda petrolifera ungherese (MOL) riuscisse ad amministrare la INA, pur avendo solo il 45% delle azioni di quella che è la più grossa azienda croata.

Il paragone tra le circostanze politiche croate con lo scenario di un film ad alta tensione non è così esagerato se si tengono presenti anche le rivelazioni giornalistiche sull’esistenza di un filmato girato all’esclusivo ristorante zagabrese Marcellino, che ha per protagonisti l’ex premier Sanader e l’amministratore delegato dell’ungherese MOL, Zsolta Hernadi. I giornalisti del quotidiano di Zagabria Jutarnji list , che sono riusciti a vedere la registrazione, hanno descritto le immagini. Sanader e Hernadi, non sapendo che il ristorante era controllato da una telecamera, alla metà di ottobre del 2009 siedono da soli ad un tavolo in un ambiente appartato.

Poco dopo essersi seduti Sanader toglie la batteria dal suo cellulare (temendo di essere intercettato) dopodiché estrae dalla tasca della giacca un block notes e lo porge ad Hernadi. Non si dicono una parola. Hernadi legge ciò che è scritto sul taccuino, estrae il cellulare e digita qualcosa, come se stesse facendo dei conti con la calcolatrice. Dopo qualche minuto scrive qualcosa a penna sul foglio del block notes, che poco prima gli aveva passato Sanader e lo restituisce all’ex premier. Quest’ultimo guarda, con soddisfazione fa un ampio sorriso e infine i due interlocutori brindano con un bicchiere di vino costoso.

I giornalisti sono convinti che si tratti proprio del momento in cui Sanader e Hernadi si sono accordati per i 10 milioni di euro di tangente da versare all’ex premier. In cambio la possibilità per la MOL di assumere l’amministrazione della INA, benché la compagnia ungherese non avesse il pacchetto di maggioranza delle azioni della compagnia petrolifera croata.

Il tribunale, molto probabilmente, assumerà questa registrazione come prova, perché nel ristorante suddetto era ben in evidenza l’avviso che il luogo era sorvegliato da telecamere. Non è ancora chiaro come Sanader e Hernadi abbiano trascurato questo fatto, tuttavia la registrazione – come prova cruciale – potrebbe costare loro una lunga pena detentiva.

Corruzione e malaffare

L’episodio, recentemente scoperto, di come è stato rubato denaro statale ha fatto inorridire l’opinione pubblica croata, già scioccata da una serie di episodi di corruzione che sono fioriti in seno all’HDZ. Oltre al processo per la tangente della Hypo Bank, e la tangente della MOL, Sanader deve affrontare anche un processo per aver prelevato ingenti somme di denaro dalle aziende pubbliche. In Croazia questo caso è noto come “caso Fini Media”, perché attraverso questa compagnia privata di proprietà di un’amica intima di Mladen Barišić, capo della dogana croata e tesoriere del partito HDZ, veniva risucchiato denaro in abbondanza. La procedura era molto semplice: Sanader, mentre ricopriva l’incarico di premier, ha tenuto una riunione con i direttori delle maggiori aziende pubbliche, come la Compagnia elettrica croata, le Autostrade croate, la Croatia Assicurazione ed altre, ordinando loro che tutte le campagne pubblicitarie di queste aziende dovessero passare esclusivamente attraverso la Fini Media.

Le fatture false emesse dalla Fini Media venivano regolarmente pagate dalle aziende statali, mentre la Fini Media girava il denaro ripulito e in contanti al capo della dogana croata, al tempo stesso responsabile delle casse dell’HDZ. È vero che il partito ha usato parte di quei soldi per finanziare le campagne elettorali, ma la maggior parte del contante, come emerso dalle indagini, è stata trasferita all’ex premier Sanader. Si parla di milioni di euro.

L’opposizione si prepara alla vittoria elettorale

I ripetuti scandali di corruzione all’interno del partito di governo, in cui oltre all’ex premier Sanader sono coinvolti anche altri funzionari dell’HDZ, hanno fatto precipitare il consenso di questo partito ai minimi storici. Ad un mese dalle elezioni i sondaggi sull’esito elettorale anticipano un vero fiasco per l’HDZ. Anzi, i risultati dei sondaggi sono tali da far dichiarare alla maggior parte degli analisti che le elezioni saranno una mera formalità, perché praticamente già decise.

L’opposizione di sinistra, scesa in campo sotto il nome di “Coalizione Kukuriku”, composta dal Partito socialdemocratico, Partito popolare croato, Dieta istriana democratica e dal Partito dei pensionati, è data praticamente da tutti come vincente sicura alle prossime elezioni politiche. Ci si domanda solo in che misura. La sconfitta dell’HDZ sarà grave e il numero dei suoi deputati nel prossimo parlamento sarà solo simbolico, come ritengono gli analisti? Tra l’altro non è da escludere nemmeno la possibilità che l’HDZ scompaia del tutto dalla scena politica del Paese. In questo caso la scena politica croata all’indomani delle elezioni sarebbe del tutto differente rispetto a quella che abbiamo visto negli ultimi vent’anni.

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