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Croazia: corruzione e arresti nell’alta società

Arrestato venerdì a Zagabria l’ex Ministro degli Esteri della Croazia, Mate Granic. L’uomo politico, moderato dell’HDZ poi a capo del Centro Democratico, sarebbe al centro di un affare di corruzione. Sensazione nel Paese.

11/05/2004, Drago Hedl - Osijek

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L’ex Ministro degli Esteri Mate Granic è stato arrestato venerdì scorso per il suo coinvolgimento in un affare di corruzione. Granic è stato arrestato insieme al cognato, Darinko Bago, direttore della ditta di Zagabria "Koncar" e ex ambasciatore della Croazia in Bosnia Erzegovina e Bulgaria. Granic, che era anche stato vice presidente del governo croato ai tempi di Tudjman, poi candidato presidenziale per l’HDZ (Unione Democratica Croata, ndr) alle elezioni del 2000, è il pesce più grosso del mondo della politica a finire in prigione dalla indipendenza della Croazia nel 1991. Il suo arresto ha destato un enorme scalpore.

La polizia sostiene che Granic ha agito da intermediario nella vendita di azioni tra due compagnie che erano parte della grande corporation di Zagabria "Koncar". Il cognato di Granic comprava azioni ad un prezzo più alto del loro valore, e il venditore delle azioni, Velimir Delongo, pagava la differenza a Granic. Secondo informazioni non ufficiali della polizia, la tangente ammontava a circa 600.000 kune (80.000 €).
Prima di essere arrestato, all’entrata del palazzo del Tribunale dove è stato interrogato, Granic ha sostenuto di fronte ai giornalisti di essere completamente innocente e di essere stato incastrato. La polizia, tuttavia, ritiene che ci siano prove consistenti che dimostrano la complicità di Granic nell’affare. Emerge infatti che Vladimir Delongo, la presunta persona incaricata di vendere le azioni a un prezzo superiore per poi versare la differenza a Granic e al cognato, era entrato in contatto con la polizia quando questa possibilità gli era stata offerta. La polizia gli aveva fornito un apparecchio registratore segreto, con il quale Delongo aveva registrato le proprie conversazioni con Granic. Le discussioni furtive si tenevano a Mirogoj, il celebre cimitero di Zagabria. Da fonti della polizia, sappiamo che la qualità delle registrazioni è ottima e si può chiaramente sentire Granic che chiede la tangente.

Il cimitero Mirogoj, luogo dove Granic e Delongo si incontravano per tenere le segrete conversazioni sulla vendita di azioni acquistate poi ad un prezzo gonfiato dal cognato di Granic, Bago, è un posto molto interessante. Lo stesso Granic aveva affermato, in alcune sue precedenti interviste, di aver avuto delle conversazioni confidenziali a Mirogoj quando era al servizio di Tudjman. Granic aveva dichiarato di temere i pedinamenti dei servizi segreti, motivo per cui, quando voleva discutere di qualcosa di molto riservato, faceva una passeggiata nel cimitero, dove lo stesso presidente Tudjman è stato sepolto nel 1999. Ora, ha scelto lo stesso luogo per altre conversazioni, senza sapere di essere segretamente registrato per ordine della polizia.
Granic è stato Ministro degli Esteri della Croazia per sette anni, ed era anche capo dell’attuale Primo Ministro della Croazia, Ivo Sanader, che lavorava come assistente del Ministro degli Esteri. La sua reputazione era quella di moderato, all’interno dell’HDZ di Tudjman, in conflitto continuo con l’ala nazionalista radicale guidata dal Ministro della Difesa Gojko Susak. Alla morte di Tudjman, nel 1999, quando divenne chiaro che l’HDZ avrebbe perso il potere, Granic riuscì a diventare il candidato del partito alla Presidenza del Paese. Granic ebbe un forte sostegno da parte degli Stati Uniti, che lo voleva come Presidente, ma allo stesso tempo gli fu chiesto di prendere le distanze dall’HDZ, e si comportò come un candidato non di partito nel corso della campagna elettorale. Perse il primo turno, e Stjepan Mesic divenne presidente della Croazia.

Granic fu la prima persona a riconoscere la sconfitta dell’HDZ alle elezioni del 2000. In seguito, affermò che era estremamente importante dichiarare la cosa nel corso della notte elettorale, dal momento che c’erano forze all’interno dell’HDZ che non erano pronte a cedere pacificamente il potere. A causa di tali forze, avrebbe spiegato in seguito, abbandonò l’HDZ per fondare il proprio partito, il Centro Democratico (DC), nella primavera del 2000. Raccolse intorno a sé altri esponenti moderati dell’HDZ, inclusa la attuale Ministro della Giustizia, Vesna Skare-Ozbolt. Tuttavia, alle elezioni parlamentari del novembre 2003, alle quali la DC si presentò in coalizione con il Partito Social Liberale Croato, il partito di Granic ottenne un risultato disastroso e un solo posto in Parlamento. Granic rassegnò le dimissioni dalla leadership del partito alla fine dell’anno scorso, e la sua carica passò all’attuale Ministro della Giustizia, Vesna Skare-Ozbolt.
Granic sperava tuttavia che la sua carriera politica sarebbe continuata. Ci furono voci su di una sua possibile nomina come Ambasciatore negli Stati Uniti, poi in Slovenia, infine a Belgrado. Nessuna di queste possibilità si realizzò.

Malgrado la formazione di Granic sia quella di un medico specializzato in malattie diabetiche, negli ultimi mesi si è dedicato alla creazione della propria ditta, di consulenza e servizi di intermediazione. Il suo scopo era evidentemente quello di avvantaggiarsi dei buoni legami con molti circoli politici ed economici in Croazia e all’estero. Pare, tuttavia, che abbia incontrato un ostacolo già al primo gradino.
Malgrado sia ancora presto per fare speculazioni su chi lo abbia potuto incastrare, e per quale motivo – dal momento che Granic protesta la sua innocenza e sostiene di essere stato incastrato – è un fatto che i suoi affari finanziari non erano gran cosa dopo l’abbandono della politica. Lo stipendio di parlamentare (poco più di 2.000 € al mese) finirà nel giugno di quest’anno. Il settimanale "Feral Tribune" ha pubblicato all’inizio di Aprile documenti dai quali risulta che alla fine del 1997 (quando era Ministro degli Esteri), sua moglie ottenne un credito di 160.000 € con una durata di venti anni. Il prestito permise ai Granic di cominciare a costruire una sontuosa villa a Zagabria. Lo stesso Granic firmò l’accordo di credito che garantiva la regolarità dei pagamenti della moglie, e l’attuale Primo Ministro della Croazia, Ivo Sanader, che al tempo era l’assistente di Granic, fu il primo garante del credito.

La rata mensile del credito è di circa 10.000 kune (1.350 €), e deve essere pagata fino alla fine del 2017. Le indagini di polizia accerteranno se le questioni finanziarie sono state il motivo per il quale Granic ha condotto affari che hanno portato al suo arresto e alla incarcerazione. Il suo caso dimostra, tuttavia, che le frequenti notizie che compaiono sulla stampa rispetto alla corruzione dei politici croati non sono certo infondate.

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