Bulgaria: discriminazione e disabilità mentale
"Lontano dagli occhi della società". Un rapporto Amnesty International sulla discriminazione sistematica delle persone con disabilità mentale in Bulgaria.
"Questo luogo non è per esseri umani. Dovreste chiuderlo. Qui la gente ci muore"
(un degente di un centro di assistenza sociale per adulti in
Bulgaria). In un rapporto diffuso ieri, dal titolo "Bulgaria: lontano dagli occhi della società. Discriminazione sistematica dellepersone con disabilità mentale", Amnesty International
presenta le conclusioni di una ricerca ed espone le proprieraccomandazioni per rendere gli ospedali psichiatrici e i
centri di assistenza sociale conformi alle disposizioni deldiritto internazionale in materia di diritti umani. La ricerca
è stata condotta in stretta collaborazione con il ComitatoHelsinki della Bulgaria, un gruppo per i diritti umani che ha svolto dettagliati studi sul sistema di salute mentale nelpaese e soprattutto sugli ospedali psichiatrici.
Il rapporto di Amnesty International – presentato ieri mattina a Sofia insieme al Comitato Helsinki della Bulgaria
– definisce ‘scioccanti’ le condizioni dei centri di assistenzasociale per adulti con disabilità mentale. Secondo
l’organizzazione per i diritti umani, l’elevato numero didecessi riscontrato in questi centri è indice di negligenza
medica e di mancanza di cibo e una temperatura adeguata.I degenti vengono limitati nei movimenti con cinghie e
catene e isolati in piccole stanze o gabbie per periodi ditempo indeterminati. Nell’ottobre del 2001 e nel gennaio del 2002 rappresentanti di Amnesty International, del Comitato Helsinki dellaBulgaria e dell’organizzazione Mental Disability Rights
International, hanno esaminato le disposizioni e leprocedure utilizzate per ricoverare i pazienti nonchè le condizioni di vita e il trattamento fornito negli ospedalipsichiatrici e nei centri di assistenza sociale per bambini e adulti con disabilità mentale. Della delegazione facevanoparte uno psichiatra specializzato in problemi dell’apprendimento, avvocati che si occupano di disabilitàmentale, un medico psicologo, un medico legale e un
esperto in riforme dell’amministrazione e del sistema diassistenza sanitaria psichiatrica. I delegati hanno parlato
con i pazienti di tre ospedali statali a Karlukovo, Patalenitsae Kardzali e hanno incontrato i direttori di altri ospedali
psichiatrici statali della capitale Sofia. Inoltre, hannovisitato cinque centri di assistenza sociale per bambini a Borislav, Dzhurkovo, Strazha, Mogilino e Vidrare e ottocentri per adulti a Sanadinovo, Radovets, Razdol, Pastra, Podgumer, Dragash Voivoda, Samuil e Cherni Vrh. Nel2002, i rappresentanti di Amnesty International e del Comitato Helsinki della Bulgaria hanno visitato ulterioricentri di assistenza sociale: a Dragash Voivoda in aprile, a Oborishte, Gorni Chiflik, Fakia e Radovets in giugno e aKachulka, Tri Kladentsi, Radovets e Mobilino in luglio. Il rapporto è stato presentato nel corso di un forum internazionale sulla disabilità mentale organizzato insieme al Comitato Helsinki della Bulgaria e alla presenza di Irene Khan, Segretaria Generale diAmnesty International.
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