Bulgaria: c’era una volta Babbo Gelo
Paese in "transizione" significa anche tradizioni "in transizione". La Bulgaria festeggia il Natale tra la propria eredità culturale e nuove abitudini: lo shopping sfrenato (per chi se lo può permettere) e le campagne di beneficenza.
Natale e Capodanno sono tra le feste più attese in Bulgaria.
Trovandosi legata fortemente alle proprie tradizioni e d’altro canto spinta verso una rapida globalizzazione, la società bulgara vive il Natale tra la propria eredità culturale e lo "sfrenato shopping natalizio" (questo ultimo ovviamente per chi se lo può permettere).
Il Natale
E’ considerata dai bulgari la festa familiare per antonomasia, quindi da festeggiare a casa piuttosto che con gli amici. Agli amici di solito vengono riservati i giorni successivi e la festa di Capodanno. Anche i giovani sono gelosamente attaccati alle tradizioni, del resto siamo nel cuore dei Balcani, il posto che adora le proprie usanze.
La sera di Vigilia è chiamata "Badni vecher", che significa "la serata dell’avvenire: si crede che se il tavolo è riccamente imbandito, sarà ricco anche l’anno che sta per venire. Viene preparato un menu vegetale fatto da numerosi piatti, che rappresentano i dodici mesi. La preparazione di tutti i piatti della vigilia è lunghissima e di solito occupa l’intera giornata. Il momento più atteso della cena è l’arrivo in tavola del pane con la moneta: viene infatti preparato un pane con una moneta all’interno, che viene poi diviso per ogni membro della famiglia. La credenza è che la persona che trova la moneta nel proprio pezzo di pane sarà fortunata per tutto l’anno a venire.
Il menu consiste in piatti tradizionali, ma senza carne: sarmi (foglie di vite ripieni), peperoni ripieni, fagioli, cavolo, frutta secca e il cosiddetto "Ushav", preparato da frutta secca bollita con zucchero. Alla fine della ricca cena il tavolo non viene sparecchiato, perché vi è una antica credenza che le anime delle persone defunte accorreranno più tardi al banchetto.
Nel giorno di Natale si tiene poi il Gran Pranzo Natalizio, nel quale il menu cambia completamente: la carne (di solito il maiale costituisce il piatto principale), è accompagnata da piatti tradizionali, senza limitazioni.
Alla fine arrivano i regali: nel non tanto lontano passato comunista, i bambini credevano in "Diado Mraz" (Babbo Gelo), visto che la sua figura non doveva essere legata a un immagine religiosa, ma anche lui ha dovuto subire un cambiamento e da 15 anni Babbo Gelo si è globalizzato in Babbo Natale. Essere un bambino di un paese in transizione non è così semplice, ti devi abituare a eventi di questo genere.
Nel recente passato il Natale veniva festeggiato nell’ambito familiare, ma non veniva considerato una grande festa dallo Stato comunista, anzi veniva minimizzato nell’attesa del Capodanno. I giovani e i non tanto giovani di oggi non hanno un’educazione religiosa, tanti vivono la ritualità di Natale come una eredità culturale da preservare e tramandare nel futuro. Dietro ogni elemento tradizionale legato alle festività natalizie esiste un sfondo religioso sconosciuto per la maggioranza delle persone e a volte conosciuto in tante versioni diverse.
Nel passato il Natale aveva anche un altro elemento divertente che era legato in particolare ai bambini maschi e ai giovani uomini non sposati: dovevano andare di casa in casa a cantare delle canzoni natalizie e di augurio di buona salute e prosperità della gente. In cambio ricevevano del cibo, monete e qualsiasi altra cosa. Essi portavano sempre un bastone al quale la gente infilava i "kravai" piccoli pani rotondi fatti a ciambella. Adesso è abbastanza difficile vedere questa tradizione che nelle grandi città è infatti caduta in disuso.
Natale 2004 in Bulgaria. Concerti e campagne di beneficenza.
In Bulgaria Natale significa ormai, come in molti altri Stati, campagne pubbliche di beneficenza. Su iniziativa del Presidente della Repubblica Georgi Parvanov, dal primo dicembre è stata promossa la campagna "Il Natale Bulgaro. Regalate speranza a un bambino in pericolo di vita". Questa iniziativa era stata organizzata con grande successo per la prima volta nel 2003 con lo scopo di raccogliere fondi per dotare di nuovi macchinari alcuni ospedali pediatrici e di sovvenzionare difficili interventi chirurgici all’estero per quattordici bambini. Come parte di questa campagna il 25 dicembre viene organizzato un concerto di beneficenza con la partecipazione di diversi musicisti bulgari. A questa iniziativa hanno aderito tanti personaggi dello spettacolo, intellettuali e personaggi famosi della sfera pubblica.
La campagna si chiama "Bulgarskata koleda" (Il Natale bulgaro) ed è molto pubblicizzata in questo momento nel paese.
Un altro evento è stato organizzato dalla "Agenzia Statale della protezione dei bambini" insieme all’Ensemble Nazionale di musica folkloristica "Balgari" che hanno eseguito uno spettacolo per devolvere i profitti in favore di una recente associazione nata il 18.10.2004 con una deliberazione del Consiglio dei Ministri. L’associazione si occupa di garantire mezzi finanziari per cure mediche ai bambini le cui famiglie non posseggono mezzi. In effetti l’attenzione verso la salute e le condizioni dei bambini è ultimamente aumentata, tenuto conto che la Bulgaria è uno Stato con un alto tasso di mortalità infantile e con molti bambini abbandonati o senza genitori.
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