Branko, il marinaio che rincorre Nikola Tesla
Dal Danubio sino al Mississippi. Anni di navigazione durante i quali Branko Kresojević, ex manager dei Bijelo Dugme, ha seguito le orme dello scienziato Nikola Tesla. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Da alcuni giorni si trova a Genova, ormeggiata in fascia di rispetto a Pra, un trawler di 16 metri. Il proprietario è Branko Kresojević, navigatore, viaggiatore, animatore culturale e protagonista della vita culturale jugoslava.
Branko negli anni ’70 è stato tra gli animatori del teatro Atelier 212 di Belgrado (il primo in Jugoslavia che mise in scena Waiting for Godot nell’est Europa), così come organizzatore dei tour dei Bjelo Dugme, storica band del rock jugoslavo che ha fatto conoscere al mondo Goran Bregović e di molti importanti gruppi internazionali in tourné in quegli anni nel sud est europeo.
Branko a Genova sta aspettando la bella stagione, per poi salpare verso la Grecia ed infine, risalendo il Danubio, tornare nuovamente a casa, a Belgrado. E’ da molti anni in navigazione, assieme alla moglie Verica. Tutto è iniziato nel 2003 quando decise di costruire una barca, curando personalmente la realizzazione del progetto che in soli 8 mesi portò alla luce Ideja, poi ribattezzata con il nome Nikola Tesla.
Un’imbarcazione "partorita" sul Danubio ma con la vocazione di salpare per il largo e raggiungere posti lontani. Infatti, la bandiera che svetta a poppa è quella della Serbia ma Branko è solito mettere una bandiera a prua dello stato in cui naviga al momento, nel più pieno spirito del marinaio cosmopolita.
Sono diversi i progetti realizzati da Branko. La prima spedizione lo porta a Parigi navigando all’interno del vecchio continente, attraverso i canali che sono una preziosa via di comunicazione tra le grandi vie fluviali europee. La dimostrazione che Branko non si ferma mai e non fa distinzioni tra acqua salata e acqua dolce: “Entrambe – dice lui – fanno galleggiare il Nikola Tesla”.
A Parigi ha vissuto 8 mesi dove ha messo a disposizione la propria imbarcazione per incontri, ricevimenti e sono stati molti i connazionali che sono andati a trovarlo, anche quelli illustri, amici “ex” jugoslavi ed ex colleghi con i quali ha solcato i palcoscenici di mezza Europa.
La seconda spedizione lo riporta da Parigi a Belgrado costeggiando Francia, Spagna e Portogallo prima di rientrare nel Mediterraneo alla volta delle Baleari e della Sicilia. Poi Grecia, foce del Danubio e infine Belgrado.
Infine la terza spedizione, quella tanto sognata e studiata che lo porta oltre Atlantico, destinazione Chicago e poi Florida, navigando da nord a sud tutti gli Stati Uniti. E porta a cambiare il nome della sua barca in Nikola Tesla.
Il filo conduttore del viaggio è questa volta quello di seguire le tappe della vita intensa di Nikola Tesla, lo scienziato serbo-croato (o meglio austro-ungarico, siamo nel XIX secolo) alle cui scoperte dobbiamo la presenza della corrente elettrica alternata nelle nostre case.
La scelta di Chicago è altamente simbolica in quanto nel 1893 Nikola Tesla conseguiva uno dei suoi successi scientifici più alti in occasione della World Columbian
Exposition, proprio in quella città. Dopo due anni trascorsi tra Canada e Stati Uniti, durante i quali ha solcato tutti i grandi fiumi che percorrono il continente nordamericano – San Lorenzo, Cascate del Niagara, Ohio, Mississippi, Missouri – Branko e la moglie Verica stanno tornando a casa. Ed hanno scelto Genova.
E’ qui che ha iniziato ad incontrare amici e chi in questi anni, nella città ligure, è stato più sensibile di altri rispetto ai Balcani. Anche se non parla l’italiano e mastica poco inglese, questo 64enne si fa capire benissimo: sfogliando i suoi 2 diari di bordo pieni di fotografie si coglie tutta la pienezza di questi suoi anni di vita intensa.
Le numerose relazioni di cui gode Branko nell’ambito del mondo culturale e artistico oltre Adriatico potrebbero offrire un’occasione importante per Genova per realizzare un fertile gemellaggio culturale con la città di Belgrado. L’auspicio è quello che anche tanti genovesi potranno avere questa fortuna. Intanto però occorre trovare una sistemazione alla sua casa galleggiante. Questa è l’unica cosa che chiede Branko. Per svernare e poi, da buon marinaio giramondo, salpare nuovamente.
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