Balkan Mystery Tour: la miniera di Alshar
Una miniera coperta dal mistero, un minerale rarissimo che potrebbe aiutare a capire il funzionamento del sole, ma anche una possibile meta turistica per chi ha voglia di avventura. Che cosa si nasconde nelle viscere di Alshar?
Dicono che nasconda un segreto grande quanto lo stesso universo. Che possa svelare i meccanismi che danno energia al sole. Non si tratta del trailer dell’ultimo film di Spielberg, ma di una miniera. Una miniera, però, coperta da un velo di mistero.
E’quella di Alshar, situata nei Balcani meridionali, in Macedonia, che a detta di molti contiene minerali unici in tutto il pianeta Terra. Alcuni scienziati sostengono che il più raro e prezioso, un cristallo del tallio chiamato lorandite, abbia la facoltà di poter risolvere il cosiddetto "neutron puzzle". Agendo come detector geo-chimico, la lorandite potrebbe confermare o confutare la teoria base sul sistema solare o, in altre parole, farci comprendere lo stesso funzionamento del sole.
Gli Ottomani, che governarono la penisola balcanica fino agli inizi del ventesimo secolo, chiamarono questa località Majdan (parola turca che significa, appunto, miniera, e che ha dato il nome anche al vicino villaggio) e sfruttarono la miniera soprattutto alla ricerca di oro. Ma non sono stati i primi a scavare nella zona. Secondo alcune fonti, la miniera è sfruttata da più di cinquemila anni.
Per accedervi esistono otto entrate, due delle quali portano a corridoi lunghi più di sei chilomentri e pavimentati con pietre di cobalto al tempo degli Ottomani. Sono decenni, però, che la miniera è stata chiusa e non viene più sfruttata.
Alcuni media hanno riportato la storia secondo cui, alla fine degli anni ’70, il governo macedone si riunì segretamente, su richiesta delle autorità federali della Jugoslavia, per decidere se concedere o meno ad una "grande potenza" il diritto di condurre ricerche ad Alshar nell’ambito di un programma di esplorazione spaziale. All’inizio del secolo scorso, le università di Budapest, Vienna e Praga condussero studi sui minerali di Alshar, allora completamente sconosciuti.
Oggi gli abitanti del vicino villaggio fanno da guida a "misteriosi" stranieri, che vengono a visitare la miniera per raccogliere minerali dalle sue viscere. Si raccontano molte storie fantasiose: elicotteri che fanno rilevamenti dall’alto, sia del governo macedone che con gli stemmi di varie forze militari di altri paesi (nella zona c’è una forte presenza di truppe straniere). Si racconta, poi, che la miniera sia piena di minerali che rilucono di differenti colori.
Secondo gli esperti, molti scienziati in tutto il mondo sono molto interessati all’idea di poter esplorare Alshar. La lorandite presente nella miniera può evidenziare in modo sia chimico che fisico il cosiddetto "flusso neutronico" proveniente dal sole. Si dice che sia l’unica sostanza al mondo capace di farlo. Esplorando i neutroni, gli scienziati potrebbero comprendere i processi che avvengono all’interno del sole. Alcuni sostengono che questo potrebbe portare a capire sia il passato che il futuro della nostra galassia.
Ma come è arrivata la lorandite ad Alshar? E perché è presente solo in questa miniera dei Balcani meridionali? Una teoria, che sembra ancora tratta da un film di Hollywood, vuole che sia precipitata direttamente dal sole, in seguito ad un esplosione avvenuta milioni di anni fa. Secondo le stime, la miniera potrebbe avere riserve di lorandite che sfiorano le quaranta tonnellate. Pochi grammi del minerale, utilizzato a fini di ricerca, costano circa 5-6 euro.
Alcuni scienziati macedoni hanno avanzato nel passato l’idea di richiedere per Alshar la protezione dell’Unesco, e che la miniera venga trasformata in un sito adibito a turismo scientifico, che potrebbe attirare migliaia di ricercatori ogni anno, fisici atomici, scienziati che si occupano di spazio, geologi e, naturalmente, molte persone in cerca di avventura. In questa prospettiva la zona intorno alla miniera dovrebbe essere sviluppata, e la miniera stessa riaperta, con corridoi illuminati e nuove passerelle. Si dice che molti specialisti della NASA potrebbero arrivare in Macedonia, combinando il lavoro con le vacanze. Il paese, secondo questi scienziati, dovrebbe fare di più per promuovere la "caccia al neutrone", essendo l’unico possessore di lorandite.
Un decennio fa era stato iniziato il cosiddetto progetto "Lorex", a cui lavoravano scienziati provenienti da tutti i paesi dell’ex Jugoslavia, in collaborazione con laboratori internazionali. La stessa chiave che apre Alshar, aprirà le porte dei segreti del neutrone, è quanto sostenuto dagli specialisti impegnati nel progetto.
Alcuni anni fa la miniera è stata dichiarata "monumento naturale" ed inserita nella lista della rete Emerald, creata dal Consiglio d’Europa, come "area di speciale interesse". Quest’anno il governo macedone ha formalizzato l’intenzione di giungere alla protezione della miniera. Questo significa che ogni tipo di attività nella zona di Alshar richiederà un permesso speciale da parte dell’esecutivo. Al momento, il sito è aperto indiscriminatamente ad ogni tipo di visita.
Nel frattempo, però, nel villaggio di Majdan continuano a nascere storie sulla miniera. Vicino ad uno degli ingressi c’è una collina, coperta in ogni periodo dell’anno da erba verdissima, dove nessuno, uomo od animale, può mettere piede. La collina sarebbe piena di tallio, uno dei veleni più potenti, in grado di uccidere anche la più grossa e resistente vacca che dovesse pascolare sui suoi fianchi. Nelle immediate vicinanze della miniera ci sono acque termali, e poco fuori del villaggio abbonda un minerale bianco che gli abitanti di Majdan usano come detersivo.
Se i meccanismi di produzione di energia del sole fossero compresi, dicono gli scienziati, allora, almeno ipoteticamente, questo potrebbero essere riprodotti su piccola scala. Nascerebbero centrali nucleari che, a differenza di quelle attuali, potrebbero produrre energia senza scorie radioattive, energia virtualmente pulita.
Un bel volo di fantasia….Oppure no?
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