Armenia: essere madri single
Restano poche, ma ci sono: sempre più donne in Armenia scelgono di avere un figlio da sole, attraverso l’inseminazione artificiale, nonostante l’atteggiamento poco comprensivo della società. Un incontro con Nona e Lilit
Oggi in Armenia ci sono circa 50mila donne tra i 35 e i 53 anni che sono single e senza figli. Per chi desidera essere madre pur rimanendo single la possibilità c’è, ma se percorrere o meno questa strada dipende sia dalle scelte individuali che dall’atteggiamento della società.
Nona, 41 anni, si sta recando in uno dei centri di fertilità della capitale Yerevan già da metà anno. Sta pianificando la nascita del suo primo figlio. Nona non è sposata, non ha un uomo al suo fianco, la gravidanza avverrà tramite inseminazione artificiale, con l’aiuto di un donatore. Dice di aver riflettuto a lungo prima di fare questo passo.
"Erano cinque anni che sognavo di avere un bambino. È arrivato il momento in cui ho capito che non voglio sposarmi, ma voglio diventare madre. All’inizio cercavo il padre di mio figlio tra i miei conoscenti, pensavo di trovare lì il mio ideale, di rimanere incinta e basta. Poi ho capito che questo presunto ideale mi avrebbe potuto fraintendere. È difficile vivere in Armenia e dire a un uomo: ‘Ciao, voglio avere un figlio con te, facciamo sesso e addio’ ", racconta Nona.
Quando Nona ha finalmente rinunciato all’idea di cercare un uomo ideale, ha iniziato a cercare una clinica specializzata in questioni di fertilità. Dopo averla trovata, ha scelto un medico tra quelli disponibili ed ha preso appuntamento per la prima visita. Racconta che era un po’ preoccupata che il medico non comprendesse il suo desiderio di diventare madre senza avere un marito, ma è rimasta stupita quando il medico non solo l’ha capita molto bene, ma l’ha anche accolta con molto calore e l’ha sostenuta in ogni fase.
"Quando ho deciso di diventare madre single, ho condiviso la mia idea con alcuni amici e parenti. Purtroppo nessuno mi ha sostenuto, tutti dicevano che sarebbe stato difficile, che non avrei dovuto farlo, che avrei comunque prima o poi incontrato il mio uomo. Pensavo quindi che il medico mi avrebbe detto: ‘Vai a casa, trova la tua metà’, ma lui mi ha aiutata tantissimo".
In questi mesi Nona ha superato tutti gli esami necessari, è pronta per la futura maternità, l’inseminazione artificiale avrà luogo nei prossimi giorni.
"Non potete immaginare che momento sia questo per me! Oggi mi affido solo a Dio e al mio medico, sogno il momento in cui sentirò muoversi il mio bambino sotto il mio cuore…".
Se Nona sta inseguendo il suo sogno, Lilit, 38 anni, si gode il piacere di essere madre già da 3 anni. A differenza di Nona, è rimasta incinta naturalmente, ma ha rotto con il suo compagno non appena è accaduto. "Quando ho detto al mio compagno della mia gravidanza mi ha chiesto di abortire e, quando ho rifiutato, è sparito", racconta Lilit, i cui genitori non hanno accolto di certo bene la notizia della gravidanza.
"La mia famiglia era contraria al fatto che fossi una madre single. Dicevano che la gente mi avrebbe etichettata come immorale. Ho parlato a lungo con i miei genitori, è stato difficile ottenere il loro sostegno, ma ho insistito. Ancora oggi, le persone che mi circondano non accettano del tutto il fatto che io sia una madre senza un uomo al mio fianco, molti pensano che io sia una persona ‘facile’, ma a me non importa, l’importante è il mio bambino, che oggi vive una vita sana e buona", dice Lilit, aggiungendo che non esclude di chiedere l’aiuto dei medici in futuro per avere un secondo figlio attraverso l’inseminazione artificiale. "Mio figlio ha bisogno di un fratello, non voglio che sia solo al mondo. Non è probabile che incontri l’uomo giusto, non aspetterò per sempre, poi invecchierò, sarà difficile".
Donne coraggiose come queste, pronte a essere madri single e che non temono il giudizio della società, oggi non sono molte in Armenia, anche se negli ultimi anni le cose sono migliorate.
Ogni anno diverse decine di donne diventano madri – senza sposarsi – attraverso l’inseminazione artificiale presso il centro riproduttivo "Fertility Center" di Yerevan. Eduard Hambardzumyan, direttore del Centro e ginecologo specializzato in fertilità, afferma che il numero di donne con queste caratteristiche che si rivolgono a loro è di recente aumentato.
"Se 8-10 anni fa erano pochissime le donne che si rivolgevano a noi, oggi sono molte di più quelle che riescono a trovare il coraggio necessario. Hanno imparato a non tener conto della parola di tutti, a non chiedere il permesso dell’intera nazione, a prendere le proprie decisioni e a rivolgersi a noi", racconta il medico.
Oggi sono soprattutto le donne tra i 40 e i 45 anni a rivolgersi agli specialisti. Hambardzumyan consiglia di non rimandare e di rivolgersi a loro prima di aver raggiunto i 45 anni, perché dopo compaiono problemi funzionali e la questione della gravidanza si complica.
"Le donne sotto i 45 anni possono rimanere incinte con l’aiuto dello sperma di un donatore, si tratta della cosiddetta inseminazione artificiale, un’opzione accessibile, che costa circa 200 dollari, mentre la fecondazione artificiale costa circa 2.500 dollari, a seconda della clinica e delle complicazioni che ne derivano", sottolinea il medico.
Secondo lo specialista, se il servizio verrà reso più accessibile, il numero di donne che vi si rivolgeranno aumenterà. "Dopo essere diventata madre, non c’è donna che non dica che è stata la migliore decisione della sua vita. Se una donna vuole diventare madre, ripeto, non deve rimandare. Gli anni passano, non importa quanto siano miracolosi i medici, la natura fa il suo lavoro".
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