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Kosovo: le intercettazioni telefoniche che fanno tremare il Pdk

Martedì scorso il portale Insajderi ha reso pubblica una prima serie di intercettazioni che dimostrerebbero come il Pdk ha piazzato i propri fedelissimi ai vertici delle principali istituzioni del paese

05/08/2016, Hysni Bajraktari -

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(Pubblicato originariamente dal portale Insajderi , tradotto e pubblicato da le Courrier des Balkans il 3 agosto 2016)

Adem Grabovci è un uomo che opera nell’ombra, e da lì tira discretamente le fila del Partito democratico del Kosovo (PDK). Il capo del gruppo parlamentare del PDK ubbidisce solo a due persone: Hashim Thaçi e Kadri Veseli. Il sito Insajderi ha da poco pubblicato una prima serie di intercettazioni telefoniche che rivelano come, in soli due mesi, dal novembre al dicembre 2011, questo deputato così discreto ha utilizzato la sua influenza per piazzare i suoi uomini in centinaia di posti, in particolare nelle direzioni di aziende e agenzie pubbliche, solo formalmente indipendenti.

Nelle intercettazioni si sente Adem Grabovci annullare i risultati di concorsi di selezioni, cambiare i membri delle commissioni preposte ecc. Spinge candidature presso la polizia del Kosovo, sceglie giudici e procuratori, tra i quali ad esempio Sali Mekaj, nominato a capo della Corte d’Appello di Pristina, o Sylë Hoxha, Procuratore generale a Prizren. Tutte le istituzioni sono coinvolte, in particolare settore giudiziario, polizia, università e media.

Tutto ciò sembra sia fatto coordinandosi con Hashim Thaçi, attualmente Presidente del Kosovo, che Grabovci chiama “il capo” al telefono e Kadri Veseli, in passato a capo del Shik, i servizi segreti messi in piedi dal PDK e attuale Presidente del Parlamento.

Insajderi ha avuto accesso a più di mille conversazioni telefoniche realizzate quando Adem Grabovci era sotto inchiesta da Eulex per sospetti legati a fatti corruttivi. L’inchiesta è finita nel nulla per mancanza di prove.

Ciononostante dalle intercettazioni telefoniche emergerebbe come Adem Grabovci abbia avvantaggiato i membri del PDK e penalizzato gli altri. Secondo Insajderi, che si prepara a pubblicare altre intercettazioni che metterebbero in evidenza i sistemi del PDK per assicurarsi il potere, queste intercettazioni proverebbero sia le pressioni del PDK su vari deputati sia l’ingerenza di molti diplomatici internazionali sulla vita politica del Kosovo. Emerge anche come i dirigenti del PDK insultano le minoranze: i serbi vengono chiamati «shkije» e i rom «magjup» (entrambi termini dispregiativi, ndt).

Adem Grabovici ha denunciato un tentativo di “eliminarlo politicamente” e sia Hashim Thaçi che Kadri Veseli sono intervenuti pubblicamente sulla questione. Anche i diplomatici occidentali più influenti, che si ritiene sostengano il PDK, se ne sono rimasti discretamente in silenzio. La principale forza d’opposizione nell’Assemblea del Kosovo, Vetëvendosje, ha definito Hashim Thaçi e Kadri Veseli i «capi del crimine in Kosovo».

Il procuratore generale del Kosovo, Aleksander Lumezi, ha dichiarato che le intercettazioni verranno analizzate e che verrà aperta un’inchiesta “nel caso vi siano elementi sufficienti per farlo”.

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