Dal tabacco alle erbe medicinali: il futuro dei monti Rodopi
Il Governo promuove un programma per uscire dalla monocoltura del tabacco e per trasformare un’area marginale in area a forte attrazione turistica. In vista dell’integrazione nell’UE.
I Rodopi sono un’area montuosa della Bulgaria centrale. Zona bellissima ma marginale che ha vissuto negli anni passati una forte emigrazione dei propri abitanti. In cerca di un lavoro, in fuga dalla monocoltura del tabacco non più in grado di garantire una sopravvivenza alle famiglie che vi dipendevano.
"Il Governo approva un finanziamento di 100 milioni di leva per i monti Rodopi", annuncia ora in prima pagina il quotidiano ‘Troud’. Gli fa da eco il quotidiano ’24 Chassa’ che prevede 6.000 nuovi posti di lavoro nell’area e ‘Dnevnik’ che già nei titoli preannuncia i contenuti del programma di rilancio dell’area promosso dal Governo: "Le erbe medicinali rimpiazzeranno il tabacco".
I media hanno dato particolare rilievo alla notizia. Il progetto del governo prevede l’investimento di circa 50 milioni di euro nel settore dell’agricoltura alternativa e delle infrastrutture. Obiettivo è creare nuovi 6.000 posti di lavoro che permetterebbero di frenare la forte emorragia di residenti. Il programma prenderà avvio nel gennaio del 2003 e si svilupperà su di una arco temporale di 5 anni.
I monti Rodopi potrebbero divenire in questo modo da luogo ora marginale ad area a forte attrazione turistica.
Secondo il quotidiano ‘Dnevnik’ il programma sarà finanziato dal Ministero dell’agricoltura e dal Ministero dell’ambiente. Ad un ulteriore progetto su quest’area stanno lavorando la THW (ente autonomo del Ministero degli esteri tedesco che si occupa di cooperazione allo sviluppo) e l’Unione europea.
Quindi al posto del tabacco si promuoverà la coltivazione di erbe medicinali ma anche di nocciole, prugne, mele e ciliegie. Si prevede inoltre la sostituzione della coltivazione tradizionale del frumento con altre colture quali ad esempio la segale ed il lino. Previsti anche interventi nel campo dell’allevamento: grazie alla creazione di aziende che producano latte di capra e di bufala e l’allevamento di pecore e conigli. Una diversificazione che senza dubbio potrà anche giovare ad uno sviluppo del settore dell’agriturismo e del turismo rurale.
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