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Croazia: primo festival queer a Zagabria

Dal 25 al 30 aprile si sono riuniti a Zagabria teorici e operatori di "queer art". La capitale croata si appresta ora ad ospitare Eurokaz, l’appuntamento annuale con il festival internazionale del nuovo teatro.Questo articolo è stato scritto da Aleksandra Arak per il settimanale Globus, selezionato e tradotto da Ursula Burger per Courrier des Balkans. Traduzione dal francese: Caterina Porqueddu.

04/06/2003, Redazione -

Durante il festival queer i cittadini di Zagabria dovranno confrontarsi con i propri pregiudizi, con il militarismo, i rapporti tra Chiesa e Stato, il fenomeno dei genitori dello stesso sesso, e tutto questo attraverso il teatro, il cinema, mostre e conferenze. Il responsabile del festival, Zvonimir Dobrovic, sottolinea che al programma si sta lavorando puntigliosamente da un anno.

Criteri rigorosi

"In realtà – dice Dobrovic – l’idea di questo festival viene dall’esperienza che ho acquisito lavorando nell’organizzazione dell’Eurokaz (il festival internazionale annuale del nuovo teatro, che quest’anno si terrà a Zagabria dal 19 al 28 giugno, ndr). Ho anche familiarizzato con la geografia e i diversi concetti di festival nel resto del mondo. Ho così constatato che nessuno di essi si occupava contemporaneamente sia della pratica che della teoria queer, e che gli artisti impegnati in questo campo sono spesso ghettizzati. Questo limita molto la diffusione dei loro lavori. Ecco perché fin dall’inizio ho deciso di elaborare questo festival partendo da criteri molto ambiziosi e di far venire artisti e teorici riconosciuti a livello internazionale, film che hanno ricevuto premi a Berlino o al Sundance, affinchè nessuno venga a dirci che questo festival propone opere oscure."

"Queer" è un termine che designa la distanza rispetto a una norma prestabilita e generalmente riconosciuta, a delle categorie umane relative all’etnicità, al sesso, alla razza o all’orientamento sessuale. In effetti il programma del festival queer è rivolto soprattutto alla comunità gay e lesbica – benchè al corrente festival partecipino eterosessuali – sempre in opposizione ai modelli sociali abituali.

La teoria queer

I giovani che hanno lavorato all’organizzazione del QueerZagreb – la cui età media si aggira sui vent’anni – insistono sull’ unicità della teoria e della pratica queer e sono molto fieri di aver organizzato un evento a cui parteciperanno numerosi e famosi ospiti stranieri. Alcuni di essi erano talmente eccitati all’idea di avere una conferenza queer a Zagabria che si sono pagati di tasca propria il biglietto aereo dall’Australia o dagli Stati Uniti, rinunciando al proprio compenso. Tra gli altri saranno presenti, per esempio: David Halperin, Dennis Altman, Corine Genschel e Mark Blasius.
Di cosa si parlerà durante le conferenze Cheers Queers al Goethe Institut? "Vogliamo dare una visione panoramica della teoria queer attuale, esplorare i legami tra queer e arte, così come la maniera con cui i mass media trattano la questione omosessuale. Ci si occuperà anche del movimento queer in Croazia, molto vivace e attivo – spiega Gordan Bosanac, uno degli organizzatori assieme a Jelena Potic e Vesna Kesic di questa sezione del festival."
Aggiunge Bosanac: "Siamo molto contenti di accogliere, oltre agli invitati di Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia, gli invitati di paesi confinanti, quali la Slovenia, la Serbia, la Bosnia-Erzegovina e la Macedonia. In particolare devo ringraziare Ivica Buljan e Vanja Hamzic per il sostegno ai nostri teorici queer."

La concezione della mostra

Nel quadro del festival, la notevole mostra "Qui chi è queer?" sarà inaugurata nell’atrio del cinema SC in via Savska. Prima di spiegare le idee essenziali della mostra, Antonija Majaac e Jasna Jakic rinviano alla definizione della parola queer, presa da un vocabolario di lingua inglese: bizzarro, eccentrico, non convenzionale, strano, glauco, diverso e, solo in fondo, omosessuale."La questione del post-socialismo è interessante perché viviamo in un paese dove la società civile sta nascendo adesso e l’arte può contribuire molto a questo sviluppo. Esaminando le opere pervenute al nostro concorso, abbiamo scoperto che per gli artisti il termine queer ingloba anche temi quali la verginità, il feticismo o il fanatismo ideologico. Tra le diciassette opere ospitate, molte sono fotografie, ma si vedrà anche qualche video, delle installazioni e, sabato prossimo, delle performances di Sanja Vuk."

L’evento centrale del festival

Vanja Jambrovic, incaricata per la parte cinematografica del festival, sottolinea che le proiezioni si terranno in due luoghi differenti: i documentari al Net Club Mama e i lungometraggi alla Cinemateca. Tra i film che susciteranno l’interesse di un pubblico piu’ ampio, bisogna menzionare il film del regista Schnabel "Prima della notte", candidato agli Oscar nella categoria migliore attore, grazie alla prestazione di Javier Bardem, circondato dalla crème hollywoodiana, tra cui Oliver Martinez, Johnny Depp e Sean Penn. Il film racconta la vita del poeta cubano Reinald Arenas, rivoluzionario e omosessuale.
Da menzionare anche il documentario "L’articolo 175" che tratta dello sterminio degli omosessuali in Germania sotto il regime nazista. Quanto al film "Tremando davanti a Dio", che ha già ricevuto numerosi premi, narra gli sforzi di un ebreo ortodosso omosessuale per farsi accettare dalla comunità.
Zvonimir Dobrovic, responsabile della programmazione, ricorda che le rappresentazioni teatrali costituiscono il cuore del festival a che le sale Gavella, ZKM e Exit sono state riservate a questo genere di proposta: "Dalla prima all’ultima rappresentazione avremo compiuto un giro completo sulle problematiche che agitano il movimento queer. Il primo spettacolo, "Gli uomini", esamina lo sviluppo dei giovani nei confronti dello stereotipo della virilità. L’ultima rappresentazione, intitolata "La modificazione", s’interessa della femminilità ed è un’opera di un’inglese molto nota, Ursula Martinez."

Il sostegno dello Stato

Gli organizzatori non temono di scioccare e non si aspettano incidenti simili a quelli avvenuti durante la prima Gay Parade in cui alcuni partecipanti restarono feriti. Zvonimir Dobrovic fa notare che la maggior parte degli eventi si terrà entro spazi chiusi utilizzati abitualmente per delle programmazioni culturali. Non ci si aspettano, quindi, delle reazioni "piu’ forti di quelle causate dagli altri festival della città, per esempio dall’Eurokaz."
QueerZagreb si è assicurato il sostegno dell’Ufficio della Cultura del Comune di Zagabria, oltre a quello del Ministero della Cultura, i quali insieme copriranno un terzo delle spese – che ammontano ad un totale di 500.000 kune (circa 69.000 euro, ndr). Gli altri due terzi sono finanziati dall’Open Society Istitut, dal governo belga, dal British Council, dal Goethe Institut e da altre rappresentanze e istituti culturali stranieri.
Inoltre, tutti i partecipanti al festival beneficeranno del trasporto gratuito offerto dalla ZET (l’azienda di trasporti della città di Zagabria), alcune panetterie hanno promesso di dare da mangiare ai partecipanti e la libreria Tamaris, che si trova nella piazza centrale, presta le proprie vetrine per la promozione dell’evento.

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