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Croazia e Serbia, i vantaggi di una buona politica di vicinato

Decine di progetti, centinaia di partner coinvolti, nove regioni transfrontaliere che hanno pensato assieme al proprio futuro. E’ il Programma di cooperazione transfrontaliera tra Croazia e Serbia. Una rassegna

21/02/2022, Nicola Dotto - Belgrado

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La politica di coesione è la principale politica di investimento dell’Unione europea che offre vantaggi a tutte le regioni e città dell’UE attraverso un sostegno alla crescita economica, alla creazione di posti di lavoro, alla competitività delle imprese, allo sviluppo sostenibile e alla protezione dell’ambiente. Essa mira a ridurre il divario fra le diverse regioni e a colmare il ritardo di quelle sfavorite, promuovendo uno sviluppo territoriale più equilibrato e sostenibile con l’aiuto di centinaia di migliaia di progetti finanziati da vari fondi europei.

Uno di questi progetti è il Programma “Interreg – IPA CBC ” che copre 9 regioni a ridosso del confine tra Croazia e Serbia, un’area di oltre 25.505 km² in cui vivono circa 2,3 milioni di persone; operando su 4 assi prioritari, dall’ambiente ai servizi pubblico-sanitari, dal turismo fino all’imprenditoria, il piano ha implementato decine di progetti grazie alla partecipazione di 126 partner e all’erogazione di una cifra totale pari a 38 milioni di euro, somma garantita dai fondi europei FESR e IPA II. Vediamo ora meglio in dettaglio quali sono le iniziative più importanti messe in atto in questi due campi: il rafforzamento e la diversificazione dell’offerta turistica transfrontaliera e la gestione dei beni del patrimonio culturale e naturale.

“Pannonia Gourmet”

Le destinazioni transfrontaliere, pur avendo un grande potenziale, non sono pienamente consapevoli dell’importanza della gastronomia per lo sviluppo del proprio turismo e dello stimolo che questa può dare alle economie locali, regionali e nazionali.

Vanno in controtendenza i partner del tour gastronomico “Pannonia Gourmet ” che, attraverso il marchio “EatPannonia”, un prodotto turistico che collega i fornitori di prodotti e servizi della regione transfrontaliera in un’unica partnership, organizzano una serie di attività legate al cibo e al turismo: visite ai produttori, festival gastronomici, mercati agricoli, sessioni di cucina e dimostrazioni, nonché degustazioni di prodotti alimentari di qualità.

Gli stessi presentano poi pietanze e ricette autentiche della zona e le fanno conoscere attraverso i due centri gastronomici di Vrdnik (Serbia) e Vinkovci (Croazia) per valorizzare la gastronomia della regione e migliorare l’esperienza gastronomica in Croazia e nella regione di confine serba. Un altro obiettivo del progetto, volto a incrementare la formazione, ha dato vita al programma “Gourmet Academy” al fine di fornire conoscenze tematiche direttamente sul campo a tutte le parti interessate.

“Wild Danube Tour”

Partendo dal ricco patrimonio naturale e dalla biodiversità della regione del Medio Danubio, il “Wild Danube Tour ” propone nuovi programmi sulla fauna selvatica e sull’ecoturismo per chi arriva nelle regioni vicine al confine tra Croazia e Serbia.

I partner del progetto hanno creato un modello sostenibile di gestione dei siti naturali, concentrandosi su istruzione, marketing, gestione della qualità e nuove infrastrutture, (tra cui torri di avvistamento e nascondigli fotografici), e promuovendo allo stesso tempo la protezione e la conservazione degli stessi. In particolare, ci si è rivolti verso nuove strutture per la fauna selvatica, la fotografia e l’ecoturismo, nonché si è pensato all’istruzione di guide specializzate in fotografia e osservazione della fauna selvatica, e all’allestimento di un centro multimediale a Bilje, in Croazia.

“FILMharmonia”

Il progetto “FILMharmonia” intende riparare alla mancanza nell’area transfrontaliera di prodotti culturali innovativi e delle competenze specialistiche necessarie per svilupparli, aumentando allo stesso tempo il numero di performance artistiche di alta qualità. All’obiettivo principale lavorano in simbiosi partner di Zagabria e Novi Sad, i quali combinano proiezioni di film muti ed esibizioni di orchestre dal vivo, integrando così le arti cinematografiche e musicali e avvicinando a nuove esperienze artistiche la comunità locale. Il programma prevede inoltre corsi di formazione per gli attori culturali e turistici dell’area coinvolta dando così nuove opportunità per lo sviluppo a lungo termine del turismo culturale dell’area di confine.

“S.O.S.”

Il progetto S.O.S. affronta l’eredità unica del periodo artistico della Secessione nelle città di Osijek (Croazia) e Subotica (Serbia), valorizzando il patrimonio culturale comune condiviso dalle due città. Per questo sono stati creati nuovi percorsi tematici orientati all’architettura del periodo artistico sviluppatosi fra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo, ed è prevista la ricostruzione del municipio di Subotica come importante edificio dello stesso periodo nonché la rivitalizzazione del parco secessionista “Sakuntala” di Osijek, risalente al XIX secolo.

“VISITUS”

Il progetto “VISITUS”, pur riconoscendo il ricco potenziale turistico della regione transfrontaliera, rimarca che l’offerta turistica della stessa non è adatta a persone con disabilità visive e cecità, le quali vengono di fatto escluse dalla fruizione del patrimonio naturale e culturale. Attraverso una combinazione di soluzioni moderne e tecnologie ICT lo scopo di tale progetto è quindi includere le persone con disabilità visive e cecità in un’offerta turistica di nuova concezione, creando i presupposti per un turismo accessibile a tutti i gruppi sociali.

Di conseguenza, l’iniziativa ha sviluppato percorsi turistici, piani d’azione, corsi di formazione per l’inclusione di associazioni di persone con disabilità visive e cecità e si preoccupa allo stesso tempo di pianificazione turistica e di sviluppo di materiali promozionali in codice Braille.

“HORIS”

Il progetto “HORIS” arricchisce e diversifica l’offerta turistica dell’area transfrontaliera partendo dalla ricca tradizione e dal patrimonio culturale equestre delle regioni di confine coinvolte. Ispirandosi alla convivenza centenaria di uomo e cavallo nel corso del tempo in questa parte della Croazia e della Serbia, ha sviluppato attività su misura affinché il patrimonio culturale e naturale dell’area possa venir riscoperto o fatto conoscere a nuovi visitatori.

Il progetto auspica la costruzione di un ippodromo, insieme alle infrastrutture di accompagnamento necessarie per l’equitazione, e punta alla collaborazione tra operatori turistici, comunità locale e agricoltori al fine di integrare l’offerta turistica in queste regioni di frontiera.

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