Cinque anni di politica di vicinato
A cinque anni dallo sviluppo della politica di vicinato dell’Unione europea la mobilità, gli scambi commerciali e gli aiuti per quei paesi vicini che non possono aspirare ora all’integrazione sono aumentati. Molto resta da fare ancora sul fronte dei diritti politici e civili
La politica europea di vicinato (PEV) è stata sviluppata dall’Unione europea a partire dal 2004. Lo scopo è quello di intensificare i rapporti con i vicini dell’Unione stessa, così migliorando la stabilità delle regioni e i contatti commerciali e sociali con l’Ue. I paesi coinvolti in questa iniziativa sono sedici, situati principalmente sulle coste mediterranee: Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Israele, Palestina, Libano, Giordania, Siria, Ucraina, Moldavia, Bielorussia, e, nella zona del Caucaso del sud, Armenia, Azerbaijan e Georgia.
La PEV consiste in un rapporto bilaterale in cui l’Ue offre assistenza tecnica e finanziaria in cambio dell’adozione da parte dei paesi limitrofi di un piano d’azione (accordo politico) delineato appositamente in base alle esigenze del singolo paese e di quelle dell’Unione. Questi piani d’azione prevedono che vengano attuate riforme che migliorino il livello di democrazia, di governance, di sicurezza, il rispetto dei diritti umani e lo sviluppo sostenibile. Al momento solo 12 paesi hanno accettato di implementare queste riforme. Algeria, Bielorussia, Libia e Siria non hanno ancora provveduto.
Quest’anno la PEV festeggia il suo quinto anniversario. “Gli intensificati rapporti politici, gli scambi commerciali, i contatti tra persone, per non parlare della maggior cooperazione in aree settoriali, sono prova dei risultati fin ora ottenuti,” ha dichiarato il commissario per l’allargamento e le politiche di vicinato Stefan Füle. “L’Ue sta diffondendo stabilità e prosperità al di là delle aree d’allargamento,” ha inoltre sottolineato il commissario ed ha elogiato i paesi limitrofi per i progressi compiuti sopratutto nel campo economico. “Nonostante i progressi fin ora compiuti, un miglioramento in campi quali la democrazia e le riforme politiche, particolarmente lenti negli anni passati, è essenziale,” ha concluso Füle.
Per ricordare questi 5 anni di lavoro mirato al miglioramento dei rapporti tra UE e i suoi vicini, la Commissione europea ha presentato un video raccogliendo materiale proveniente da gran parte dei paesi coinvolti nella PEV mostrando alcuni dei miglioramenti raggiunti in diversi campi. Il video viene qui proposto ai lettori di Osservatorio.
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