Berlinale: l’Italia e le vergini giurate
Si apre giovedì la 65ma edizione del Festival di Berlino. A concorrere per l’Orso d’oro un film italiano con coproduzioni balcaniche. Una rassegna
Un film italiano in coproduzione con Albania, Kosovo, Germania e Svizzera in concorso al 65° Festival del film di Berlino, in programma fino a domenica 15. E una significativa presenza romena e russa, con buone chance di premi, e due interessanti debutti dalla Turchia. Assente stavolta la Georgia, rivelazione delle ultime due edizioni della Berlinale.
Corre per l’Orso d’oro “Vergine giurata”, lungometraggio di debutto di Laura Bispuri con Alba Rohrwacher, Flonja Kodheli, Lars Eidinger e Luan Jaha e ispirato dal libro omonimo di Elvira Dones pubblicato da Feltrinelli. Il film concorre anche al premio per l’opera prima nella cui giuria è anche l’attrice ucraina Olga Kurylenko (“La terre outragée” e “To The Wonder”).
In ricordo di Francesco Rosi, da poco scomparso, il festival proietterà “Uomini contro” (1970), film anti-militarista con Gian Maria Volontè. Rosi ricevette nel 1962 l’Orso d’argento per la regia per “Salvatore Giuliano” e nel 2008 l’Orso alla carriera.
Nelle diverse sezioni della Berlinale figurano parecchie altre opere italiane, tra le quali “Torneranno i prati” di Ermanno Olmi, ambientato sempre durante il primo conflitto mondiale, e gli altri due esordienti “Short Skin” di Duccio Chiarini e “Cloro” di Lamberto Sanfelice. Il festival ha come film d’apertura è invece “Nobody Wants the Night” di Isabel Coixet, produzione Spagna/Francia/Bulgaria. Si annuncia un’edizione importante, con i nuovi film di cineasti della levatura di Terrence Malick, Peter Greenaway e Wim Wenders, che riceverà anche il premio alla carriera.
Tra i 19 titoli in competizione anche “Aferim!” del romeno Radu Jude (noto per “Everybody in Our Family”) con Teodor Corban, Mihai Comanoiu, Cuzin Toma e Alexandru Dabija, una coproduzione Romania, Bulgaria, Repubblica Ceca. Ancora uno dei grandi favoriti, “Pod electricheskimi oblakami – Under Electric Clouds” del talentuoso russo Alexei German jr., già premiato alla Mostra di Venezia.
Nella sezione Panorama l’altro romeno (coproduzione con Bulgaria e Ungheria) “De ce eu? (Why me?)” di Tudor Giurgiu (“Love Sick”) con Emilian Oprea, Mihai Constantin, Andreea Vasile, Dan Condurache e Liviu Pintileasa. Ancora il russo “Pionery-geroi (Pioneer Heroes)” di e con Natalia Kudryashova e il tedesco-greco-americano “Petting Zoo” di Micah Magee.
Sempre molto interessante il Forum, che tra i tanti lungometraggi ha selezionato le opere di due registe, la turca Emine Emel Balcı con “Nefesim kesilene kadar (Until I Lose My Breath)”, nel quale una giovane cerca di stabilire un rapporto con il padre, e la russa Ella Manzheeva con “Chaiki (The Gulls)”. E ancora il documentario “Flotel Europa” di Vladimir Tomić, coproduzione Danimarca–Serbia. Nella sezione Generation rivolta ai ragazzi il turco Kar Korsanları (Snow Pirates) dell’esordiente Faruk Hacıhafızoğlu, delicata storia di un gruppo di ragazzini curdi nel 1981 durante la dittatura militare.
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