Alla caccia di Ratko e Radovan
Presentata la Mostra di Venezia e, domani, inaugurazione del Festival di Locarno. Scarsa la rappresentanza di registi del sud est Europa. Ma di anni ’90 si parlerà ugualmente, con il film The Hunting Party
Ex Jugoslavia fuori dai festival dell’estate, salvo Sarajevo (17 – 25 agosto) dove naturalmente sarà la protagonista fin dall’apertura con il nuovo film di Srdjan Vuletic "It’s Hard to be Nice".
Si parlerà comunque delle guerre degli anni ’90. Alla Mostra di Venezia (29 agosto – 8 settembre) Richard Gere andrà infatti alla caccia dei criminali di guerra dell’ex Jugoslavia in "The Hunting Party" di Richard Shepard. Un film girato lo scorso anno tra Sarajevo e la Croazia, collocato nella sezione fuori concorso di "Mezzanotte" a Venezia.
L’attore americano interpreta un giornalista che nel periodo post bellico cerca di investigare se c’è stato un accordo sottobanco a Dayton con Ratko Mladic e Radovan Karadzic assicurando loro la libertà in cambio della cessazione immediata della guerra.
In una selezione di 59 pellicole (di cui 16 sono americane o inglesi e otto italiane), il direttore veneziano Marco Muller ha completamente lasciato fuori, come del resto nel 2006, l’Europa del sud-est. Ci sarà solo il cortometraggio bosniaco "Sta ja znam" di Sejla Kameric e Timur Makarevic.
Domani inizia invece il 60° Festival di Locarno. La manifestazione svizzera, che negli ultimi anni ha rivelato i rumeno Calin Netzer e Radu Muntean, il bosniaco Pjer Zalica e la belgradese di Zurigo Andrea Staka (vincitrice lo scorso anno con "Das Fraulein"), avrà una ridotta rappresentanza balcanica.
Ancora un volta, dopo i premi di Cannes, sarà la Romania all’attenzione di tutti, mentre l’ex Jugoslavia sarà del tutto assente. In concorso ci sarà "Restul e tacere" di Nae Caranfil, quinto lungometraggio di un esponente della generazione (è nato nel 1960, figlio di Tudor, uno dei più importanti storici del cinema rumeni) prima dei Mungiu e Puiu. La pellicola ricostruisce le vicende che portarono a uno dei primi film muti realizzati in Romania: "Indipendenta Romaniei – L’indipendenza della Romania" realizzato nel 1912 da Grigore Brezeanu e Aristide Demeiriade. Per l’occasione verrà presentata la copia restaurata dei 55 minuti dell’originale.
Sul confine tra Italia e Slovenia è ambientato "Fuori dalle corde" delle svizzero Fulvio Bernasconi (presentato sempre in concorso) con Maya Sansa e Michele Venitucci sul mondo dei match di pugilato clandestini.
Fra i 18 in lizza nel concorso "Cineasti del presente", aperto alle opere più sperimentali, il mediometraggio documentario in digitale "Nu te supara, dar…" di Adina Pintilie, una giovane regista rumena (una delle poche donne della scena cinematografica del Paese) che ha all’attivo alcuni cortometraggi. Come tanti dei nuovi registi rumeni la Pintilie ha frequentato i corsi dell’Università di cinema e teatro Caragiale di Bucarest.
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