Marko Pejcinovski, il giovane nuotatore che ispira la Macedonia del Nord
Nuotare per decine di chilometri senza l’uso delle gambe, così un sedicenne macedone insegna a non arrendersi di fronte alle difficoltà e ispira l’intero paese
Ha 16 anni ed è già noto in tutta la Macedonia del Nord. Si chiama Marko Pejcinovski, della città di Ohrid, nato nel 2006, che, nonostante un handicap alla gamba sinistra e diversi anni di difficoltà a camminare e correre, nuota con successo per chilometri nel lago di Ohrid.
Marko è un nuotatore di maratona in acque libere che nuota per ispirare le persone e dimostrare che tutto è possibile; così si legge nella sua presentazione del suo profilo Facebook, dove è molto seguito da tutta la Macedonia. Il pubblico macedone ha avuto modo di conoscerlo quattro anni fa, quando aveva solo 12 anni e per la prima volta ha nuotato per 25 chilometri attraverso il lago di Ohrid, dal monastero di Sveti Naum alla città di Ohrid.
Marko ha iniziato a nuotare in lunghe maratone a causa di un importante cambiamento nella sua vita avvenuto nel 2016, quando all’età di 10 anni ha dovuto affrontare un infarto osseo alla gamba sinistra. Questa condizione è nota come malattia di Perthes, ed è dovuta dalla necrosi di una parte dell’anca e causa a Marko problemi a camminare e correre. Tutto questo accadeva nel periodo in cui Marko aveva il calcio come occupazione e interesse principale. Da allora ha deciso di dedicarsi a un altro sport: il nuoto. A causa dei problemi alle gambe, nuota solo con l’uso delle braccia. E dato che questo limita la sua velocità, ha deciso di concentrarsi su una scala più grande: la maratona di nuoto in solitaria.
Nelle interviste rilasciate ai media locali sottolinea come ora, più che uno sport, il nuoto sia per lui una fonte di felicità.
"Mi piace nuotare, mi piace l’indipendenza che ho quando nuoto. Vedo il nuoto come una delle gioie della mia vita. Ho deciso di fare lunghe distanze, non riuscendo a nuotare con le mie gambe. Perché altre persone che nuotano su distanze brevi sono molto più veloci di me e non posso competere con loro, e quindi ho deciso di fare maratone in solitaria", così racconta Marko, che studia in una scuola superiore professionale di Ohrid.
Dopo aver compiuto la sua prima grande impresa all’età di 12 anni, nuotando per 25 km, non si è più fermato e ogni estate riparte alla conquista del lago di Ohrid. Quest’anno è riuscito a fare dieci maratone di nuoto sul lago, per un totale di 250 chilometri percorsi. Di queste maratone, quattro sono state fatte a luglio, tre a giugno e tre ad agosto.
Tutte e dieci le traversate hanno avuto diversi punti di partenza e destinazioni finali nella maggior parte dei luoghi turistici intorno al lago. Il primo percorso è stato da Radožda a Ohrid, su 14 chilometri. L’ultimo, il decimo e più lungo, è stato un percorso di 64 chilometri sulla rotta Ohrid – Sveti Naum – Ohrid. L’ha affrontato il 28 agosto, trascorrendo quasi 22 ore nel lago.
Con le sue continue imprese, è come se Marko volesse eliminare la parola impossibile. A ogni nuovo annuncio, la gente sui social media si domanda come sia possibile compiere simili imprese. Marko parla spesso sui social network dei suoi risultati e desideri: "Voglio dimostrare che tutti possiamo avere successo, indipendentemente dagli ostacoli che si frappongono sul nostro cammino. Non importa quanto sia difficile la situazione in cui ci si trova, c’è sempre una luce. Ho un messaggio per tutti: come sappiamo, abbiamo una sola vita. Sfruttiamola al meglio, viviamola al massimo delle sue potenzialità, diventiamo i protagonisti della nostra storia e non arrendiamoci mai".
Marko dedica gran parte delle sue maratone di nuoto a persone che affrontano grandi battaglie per motivarle a superare i loro problemi. Ha dedicato diverse traversate ai bambini affetti da malattie rare. In quelle occasioni sono state realizzate delle magliette con il motto di Marko "Never Give Up", e i fondi raccolti dalla loro vendita vengono destinati ad associazioni che si occupano di malattie infantili rare. All’età di 15 anni Marko ha nuotato la Ohrid – St. Naum – Ohrid, dedicando poi questa traversata alla madre, morta l’anno scorso dopo una grave malattia.
Marko sprona le persone a seguire il suo esempio e ad essere perseveranti, nei suoi messaggi sottolinea anche la necessità di prestare maggiore attenzione alla propria salute mentale. Dice che spesso le persone mancano di volontà e desiderio, e questo ostacola molti a fare qualcosa nella vita.
"Penso che oggi più che mai ci siano persone che lottano contro la depressione, l’ansia, ecc. e credo che non si parli abbastanza di questo problema. Io l’ho provato e so quanto sia grave. Ecco perché credo sia giunto il momento di prestare maggiore attenzione alla salute mentale", ha affermato Marko.
Un’immagine dello studente si trovava anche alla mostra “Future of Europe”, parte del progetto "European Youth Goals", con i ritratti di 12 giovani che eccellono in una determinata attività, realizzata dalla Europe House Skopje. Finora, due presidenti del paese l’hanno ricevuto: dopo la sua prima impresa è stato ricevuto dall’ex-presidente Gjorgje Ivanov, e l’anno scorso dall’attuale presidente Stevo Pendarovski.
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