Macedonia: anno di elezioni?
Un paio di settimane fa in Macedonia tutti i partiti concordavano su elezioni politiche anticipate. Ora invece, il principale partito di opposizione, l’SDSM, si è tirato indietro. Mentre i due storici rivali, Gruevski e Crvenkovski, si attaccano a vicenda il Paese è ricaduto nell’incertezza politica
Per alcune settimane nessuno dubitava che il 2011 sarebbe stato un anno di elezioni, ma ora la Macedonia sta ricadendo nell’incertezza. Soltanto un paio di settimane fa il voto anticipato sembrava scontato, ora non lo è più.
Da diversi mesi ormai il principale partito d’opposizione, quello dei socialdemocratici (SDSM), ha chiesto al partito di governo, il VMRO-DPMNE, e al suo leader, il primo ministro Nikola Gruevski, elezioni anticipate. All’inizio di febbraio, adducendo la totale mancanza di clima democratico nel Paese e il comportamento autoritario del governo, l’SDSM ha lasciato il parlamento e ha ulteriormente complicato la già tesa situazione politica. Il motivo diretto è stata l’azione governativa contro il canale televisivo pro-opposizione A1 e molti altri mezzi d’informazione controllati dal magnate dei media Velija Ramkovski. Lo stesso Ramkovski è in stato di arresto a seguito di accuse d’evasione fiscale.
La costante audacia dell’SDSM aveva già portato il VMRO a considerare elezioni anticipate diversi mesi fa. La sua leadership aveva poi deciso di non voler prender parte alla politica “da poker” del leader dell’SDSM, Branko Crvenkovski, per due volte primo ministro e una volta presidente. Il VMRO aveva infatti dichiarato che le richieste di elezioni anticipate avanzate da Crvenkovski fossero un bluff. Secondo tutti i sondaggi infatti il VMRO avrebbe un vantaggio sostanziale sull’SDSM e il primo ministro Gruevski sarebbe il politico più popolare della Macedonia. L’opposizione sostiene però che i sondaggi siano inesatti per il clima autoritario esistente nel Paese, a causa del quale la gente ha paura di dare risposte oneste alle interviste telefoniche. La percentuale degli elettori che si dichiarano indecisi è del resto oltre il 35% nella maggior parte dei sondaggi pubblicati.
Alla fine, soprattutto sotto la crescente pressione proveniente dalla comunità internazionale sull’interferenza del governo nella libertà dei media, provocata dalla crisi del canale A1, Gruevski ha accettato le elezioni. Ha risposto quindi alla sfida lanciata da Crvenkovski e ha accettato di andare ad elezioni il prima possibile. Ha chiesto all’SDSM di ritornare in parlamento in modo tale che potessero essere fatti i preparativi per indire le elezioni. Ma nel mezzo di tutta questa pressione e del battibecco politico, il presidente della commissione elettorale nazionale si è dimesso. Il suo successore, nominato dall’opposizione, dovrebbe essere eletto a breve.
Le condizioni dell’SDSM
Nei giorni che sono seguiti, tutti i maggiori partiti politici del Paese, sia al governo che all’opposizione, hanno dichiarato di accettare di andare alle urne. Tuttavia, contrariamente a quanto ci si potesse aspettare, l’SDSM ha iniziato a temporeggiare ed ha posto una serie di condizioni a garanzia di elezioni eque, aggiungendo che se queste non fossero state soddisfatte, avrebbe boicottato il voto. Il VMRO ha ribattuto dicendo che in un caso simile sarebbe andato alle elezioni da solo.
Le condizioni dell’SDSM includono modifiche alla legge elettorale, controlli (già in corso prima della crisi politica) delle liste elettorali, le quali non sono aggiornate e contengono molti elettori inesistenti (persone che sono decedute o che hanno lasciato il Paese), cambiamenti nella composizione delle commissioni elettorali, e così via. La richiesta più radicale dell’SDSM è lo scongelamento dei conti bancari dei media controllati da Ramkovski, che sono stati bloccati durante il raid governativo. Gruevski continua a ripetere che il VMRO potrebbe soddisfare tutte le richieste dell’SDSM, ad eccezione dei conti congelati, dal momento che si tratta di una questione giudiziaria nella quale il ramo esecutivo non può interferire.
I negoziati sulle condizioni poste dall’SDSM proseguono ormai da un paio di settimane e sembrano aver raggiunto un punto morto. Martedì scorso gli storici rivali, Gruevski e Crvenkovski, si sono incontrati faccia a faccia, per la prima volta da più di tre anni, per discutere della situazione di stallo. L’incontro è durato quasi dieci ore. Alla fine, nulla è stato deciso. Il VMRO ha detto di continuare ad accettare tutte le condizioni dell’SDSM e che l’SDSM continua a presentarne di nuove. Secondo il VMRO, le condizioni sono semplicemente un alibi dell’SDSM per rimandare le elezioni che aveva così fortemente richiesto. L’SDSM dice che non è vero. Esso nega che stia deliberatamente cercando di guadagnare tempo e afferma che ha solo bisogno di garanzie che le elezioni siano eque.
Tuttavia, sembra evidente che l’SDSM, dopo tutte quelle clamorose richieste di duello elettorale, stia ora facendo marcia indietro. Sembra davvero che la sfida fosse un bluff e che Gruevski abbia ora deciso di mettere sul tavolo le carte. Le condizioni che l’SDSM ha posto, e che il VMRO ha accettato piuttosto velocemente, non sembrano una scusa rilevante per rinviare le elezioni. Inoltre, l’argomentazione sollevata da Gruevski in merito allo sblocco dei conti dei media controllati da Ramkovski sembra, dopotutto, ragionevole. Anche per i suoi più fermi critici.
Il duello Gruevski vs. Crvenkovski
Dopo un periodo di certezza sul fatto che le elezioni si sarebbero tenute, addirittura a maggio o giugno, ora non è più chiaro né se ci saranno né quando. La politica è proverbialmente un gioco, ma in questi giorni in Macedonia il gioco sembra essere fuori controllo.
Crvenkovski è una macchina politica. È praticamente incapace di gaffe o errori grossolani. Ma è stato nella politica macedone per un periodo di tempo molto lungo e molti sentono che non abbia nulla di nuovo da offrire. Non è probabilmente esagerato affermare che questa è la sua ultima possibilità per tornare al potere. Se dovesse perdere le elezioni, dovrebbe ritirarsi dalla guida dell’SDSM. Dall’altro lato, Gruevski sembra essere ancora all’apice. Da quando ha accettato le elezioni, lui le vede come un’opportunità per una vittoria finale sul suo acerrimo nemico. La situazione sembra il finale della lotta politica tra due vecchi nemici. Tuttavia, ci sono anche altri partiti politici nel Paese ed essi sembrano sempre più scontenti di essere spostati ed emarginati dal gioco tra SDSM e VMRO. E così lo sono molti elettori.
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