Locarno e Venezia, pochi film dei Balcani
Già non troppo in vista al recente Festival di Cannes, il cinema dei paesi dei Balcani e del Caucaso non avrà una forte presenza neppure a Locarno e Venezia, gli appuntamenti cinematografici europei più importanti dell’estate
Al 72° Locarno Film Festival , in programma dal 7 al 17 agosto, sono stati ammessi 17 film in concorso per il Pardo d’oro. Tra questi c’è solo “Cat in the Wall”, primo film di finzione delle bulgare Mina Mileva e Vesela Kazakova, note finora come documentariste, che è in programma giovedì 15 e sarà in lizza pure al Sarajevo Film Festival dal 16 al 23 di agosto.
In gara nella sezione Cineasti del presente della rassegna elvetica ci sono poi la coproduzione tra Romania e Serbia “Ivana cea groaznica – Ivana the Terrible” di e con Ivana Mladenović e lo sloveno “Oroslan” di Matjaz Ivanisin. La serba che vive a Bucarest è conosciuta per il precedente “Soldatii. Poveste din Ferentari – Soldiers. Story from Ferentari”, lo sloveno per i documentari “Playing Men” e “Karpopotnik”.
Numerosa invece la presenza dei cortometraggi in gara tra i Pardi di domani: i greci “All the Fires the Fire” di Efthimis Kosemund Sanidis e “Mom’s Movie” di Stella Kyrakopoulos, il serbo “Poslednja slika o ocu – The Last Image of Father” di Stefan Đorđević, il turco “Siyah gunes – Black Sun” di Arda Ciltepe e il georgiano “Tskhoveli – The Animal” di Amiran Dolidze.
Fuori concorso c’è poi il corto “Nimic” del greco Yorgos Lanthimos (“Dogtooth”, “The Lobster”, “Il sacrificio del cervo sacro”, “La favorita”) con Matt Dillon protagonista.
La sezione sperimentale Moving Ahead propone, tra gli altri, il corto “A Topography of Memory” del giovane turco Burak Cevik, che alla recente Berlinale ha presentato il lungo “Belonging”.
Per l’omaggio all’attore Bruno Ganz, recentemente scomparso, sarà proiettato “L’eternità e un giorno” (1998) del maestro del cinema greco Theo Angelopoulos.
Mostra del cinema di Venezia
Nessun film in gara alla 76° Mostra del cinema di Venezia, in calendario dal 28 agosto al 7 settembre. Così la presenza più di spicco sarà quella del regista serbo Emir Kusturica come presidente della giuria del Leone del futuro, che premierà il miglior film d’esordio.
Nella sezione Orizzonti, parallela al concorso per il Leone d’oro, competono “The Criminal Man”, secondo lungometraggio del georgiano Dmitry Mamuliya, e “Atlantis” del regista e produttore ucraino Valentyn Vasyanovych.
Fuori competizione, tra le “non fiction” c’è “I diari di Angela – Noi due cineasti. Capitolo secondo” di Yervant Gianikian: il regista d’origine armena torna a esplorare il rapporto e i diari della moglie e compagna di lavoro Angela Ricci Lucchi. Ancora tra i documentari sono stati selezionati “State Funeral” dell’ucraino Sergei Loznitsa, che prosegue il suo viaggio nella storia sovietica ricostruendo con materiali d’archivio i quattro giorni che precedettero i funerali di Stalin, e “Collective” del romeno Alexander Nanau.
Infine, tra le proiezioni speciali fuori competizione, c’è il mediometraggio “Electric Swan” di Konstantina Kotzamani, coproduzione tra Grecia, Francia e Argentina.
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