Libertà vigilata per le istituzioni del Kossovo
L’Assemblea del Kossovo vota un documento sulla guerra di liberazione. "Porta solo ad ulteriori divisioni" il commento del capo dell’UNMIK Steiner che poi "sospende" il Premier kossovaro. Non potrà partecipare ai prossimi incontri internazionali.
A metà della scorsa settimana l’Assemblea del Kossovo ha approvato un disegno di legge che di fatto riconosce formalmente la guerra di liberazione del Kossovo e l’indipendenza di quest’ultimo. Il testo adottato descrive la guerra della NATO, la liberazione della regione e la guerra contro la violenza ed il genocidio compiuto dalla autorità serbe in Kossovo.
Se tutti i rappresentanti albanesi hanno votato a favore del documento i membri della coalizione "Povrtak" (ritorno), che nell’Assemblea rappresenta la comunità serba, hanno lasciato l’aula affermando che "coloro i quali hanno ucciso e perseguitato i serbi del Kossovo vengono ora chiamati liberatori".
Dura la reazione da parte dell’amministrazione internazionale UNMIK. Micheal Steiner, a capo di qeust’ultima, ha reso nota la sua decisione di escludere il Premier kossovaro Rexhepi dalla delegazione UNMIK che parteciperà, in questi giorni a tre incontri internazionali: l’incontro del consiglio della NATO a Bruxelles, la conferenza parlamentare dello Stability Pact che si terrà sempre nella capitale belga ed infine la conferenza regionale organizzata da Unione Europea, OSCE, NATO e Patto di Stabilità a Ohrid.
Steiner ha argomentato la sua decisione sostenendo che la risoluzione adottata dall’Assemblea del Kossovo crea divisioni ed è in contrasto con lo spirito della Risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e con la struttura costituzionale del Kossovo. "… quanto accaduto ha portato la Comunità internazionale a chiedersi se i leader kossovari abbiano compreso le lezioni derivanti dal conflitto che hanno appena attraversato", ha dichiarato il funzionario ONU che ha poi smentito le accuse secondo le quali questa decisione sarebbe stata presa per migliorare i difficili rapporti con Belgrado.
La decisone adottata dall’UNMIK ha fatto emergere in maniera chiara la limitata sovranità di cui godono le istituzioni del Kossovo. "Un provvedimento spiacevole, imposto in modo violento da politici estranei al Kossovo", il commento di Nexhat Daci, Presidente dell’Assemblea kossovara che ha poi chiarito come questa decisione sarà controproducente per la stessa amministrazione UNMIK. "Resto comunque ottimista" ha continuato Daci ricordando come la "sospensione" decretata dall’UNMIK è solo temporanea e non bloccherà il processo di trasferimento di potere dall’amministrazione internazionale alle istituzioni locali. "Continueremo ad insistere per avere sempre più responsabilità", ha concluso Daci.
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